Un pezzo di PS3 per gli armamenti

Un pezzo di PS3 per gli armamenti

Il processore Cell diventa l'elemento chiave del nuovo hardware della Mercury, azienda specializzata nel settore militare. I server PowerBlock200 verranno istallati sui mezzi di nuova generazione
Il processore Cell diventa l'elemento chiave del nuovo hardware della Mercury, azienda specializzata nel settore militare. I server PowerBlock200 verranno istallati sui mezzi di nuova generazione


Roma – L’hardware che muoverà la futura Sony Playstation 3 è diventato oggetto di attenzione da parte del settore militare statunitense. La Mercury , una delle tante aziende specializzate nel’ICT per la Difesa, ha deciso di utilizzare il chip IBM Cell – montato sulla console giapponese – per il suo nuovo sistema server PowerBlock 200 , che potrà essere installato su mezzi militari di ogni genere, come Hummer o cingolati.

“Il processore Cell è stato concepito per il mercato dell’intrattenimento ma la sua architettura basata su nove core è perfetta per le esigenze di processing dei mezzi militari di nuova generazione”, ha dichiarato Craig Lund, CTO della Mercury. “Con i suoi 200 GFLOPS (Giga FLoating point Operations per Second), il Cell si distingue come uno dei sistemi più potenti presenti sul mercato. Nel computing militare rappresenta certamente una pietra miliare”.

Secondo Mercury, il PowerBlock 200 sarà in grado di fornire una potenza di calcolo paragonabile a 20 processori PowerPC e 45 processori Intel Pentium IV. Il tutto con ingombri estremamente contenuti: solo 12 x 49 x 41 cm.

“PowerBlock 200 integra un singolo processore Cell, e dispone di interfacce Gigabit Ethernet , Fibre Channel , RS-232 (seriale) e GPIO . Altre personalizzazioni saranno disponibili più avanti. Il consumo è inferiore ai 400 W, e il sistema di gestione delle temperature operative standard permette un range ambientale fra i -40° e +85°”, ha aggiunto Lund.

In campo militare il prodotto Mercury potrà essere utilizzato per missioni che abbiano bisogno di applicazioni di mapping, rendering del terreno, video processing, comunicazioni criptate etc. Per il suo particolare design, comunque, l’azienda ha confermato che nell’uso comune verrebbero sprecate le sue potenzialità. Solo con specifiche task software, PowerBlock 200 dimostra il suo valore: in pratica, dove il peso dei floating point si fa sentire. “(…) in genere quando si ha l’esigenza di un’alta banda passante (….)”, ha specificato Lund.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
24 gen 2006
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