Gates a Negroponte: usiamo il cellulare

Gates a Negroponte: usiamo il cellulare

Un telefonino trasformabile in computer, collegato ad una TV e ad una tastiera, può essere più efficace del PC a manovella ideato dal fondatore del Media Lab. Parola di William H.
Un telefonino trasformabile in computer, collegato ad una TV e ad una tastiera, può essere più efficace del PC a manovella ideato dal fondatore del Media Lab. Parola di William H.


Davos ? Perché ricorrere ad un PC quando è possibile ottenere risultati migliori e più semplicemente con un cellulare avanzato? Questa l’idea sulla quale si sta baloccando Microsoft in queste settimane, un’idea rivolta ai mercati emergenti e ai paesi in via di sviluppo.

Bill Gates ha dato un’anticipazione della sua idea di cellulare tuttofare al CES di Las Vegas, e ha proseguito il discorso nei giorni scorsi durante una conferenza al World Economic Forum . Craig J. Mundie, vice presidente Microsoft, ha riferito che l’azienda sta portando avanti il progetto. La convinzione è che i telefonini avanzati rappresentino un migliore strumento di alfabetizzazione per i paesi in via di sviluppo. E laddove esistano già reti mobili, anche se in fase di ulteriore sviluppo, anche i problemi di connettività ad internet potrebbero risultare attenuati, soprattutto se posti dinanzi al dover costruire ex novo un’infrastruttura “wired”, come previsto da altri progetti.

L’idea Microsoft viene letta in contrapposizione al progettone per un PC da 100 dollari lanciato da Nicholas Negroponte, un progetto che non piace a tutti. A torto o a ragione, c’è scetticismo intorno ai suoi possibili risultati e nonostante l’appoggio dell’ONU molti guardano a progetti alternativi tra cui anche il cosiddetto PC a card prepagate della stessa Microsoft.

Ad aver bocciato l’idea di Negroponte, tra gli altri, anche Intel , che lo ha liquidato come un trabiccolo destinato al fallimento.

“Presto tutti avranno un cellulare” afferma Mundie, in considerazione del fatto che nelle zone già colonizzate dalle tv è molto facile “trasformare” un telefono in un computer, collegandolo ad un televisore con un adattatore e aggiungendo una tastiera. Anche il vicepresidente Microsoft, pur ammettendo di essere “di parte”, confessa scetticismo sul progetto di Negroponte, anche se ne condivide l’idea che sta alla base: “E’ ammirevole ciò che Nick sta tentando di fare, ma abbiamo molti dubbi sulla sostenibilità del suo progetto”.

Proprio Negroponte, peraltro, dichiara di trovare intrigante l’idea di un computer a basso costo basato su un cellulare ; e racconta di un esperimento condotto dal suo team del MIT Media Lab, in cui un telefonino viene utilizzato per proiettare su una parete l’immagine di uno schermo e di una tastiera per PC, in grado di recepire il movimento delle dita. L’idea è stata in seguito cassata per mancanza di praticità, e gli sforzi si sono concentrati sul PC low-cost.

Un’idea, quest’ultima, che sembra procedere: Quanta , già produttrice effettiva di un terzo dei laptop venduti nel mondo, ha raccolto prenotazioni per 7 milioni di unità da paesi come Thailandia, Egitto, Nigeria, India, Cina, Brasile e Argentina.

La partita per la colonizzazione dei mercati emergenti è aperta.

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Pubblicato il 31 gen 2006
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