Dieci anni di Isole nella Rete

Dieci anni di Isole nella Rete

Ecn.org fa il punto e organizza per sabato 11 una tavola rotonda sull'autorganizzazione digitale. Pubblichiamo l'intervento di Ferry di Ecn che ripercorre un decennio di impegno online a partire dai motori di ricerca
Ecn.org fa il punto e organizza per sabato 11 una tavola rotonda sull'autorganizzazione digitale. Pubblichiamo l'intervento di Ferry di Ecn che ripercorre un decennio di impegno online a partire dai motori di ricerca


Roma – Dieci anni di Isole nella Rete attraverso i motori di ricerca
Sono passati circa dieci anni da quando il progetto Isole nella Rete è approdato sul Web. Molti più anni sono trascorsi da quando le comunità dell’European Counter Network ed altre reti telematiche si rapportavano alla comunicazione telematica attraverso modem e bbs molto più lente delle attuali adsl e schede di rete ma comunque efficaci nel mettere in comunicazione una galassia di soggetti comunque impossibili da catalogare ma riconducibili genericamente all’area autorganizzata e libertaria della sinistra italiana.

Ho provato a fare un esperimento utilizzando i motori di ricerca come macchine fotografiche della Rete per cercare di capire l’impatto di Isole nella Rete dal momento del suo arrivo sul Web.

Mille vite mille facce
Attraverso archive.org è emozionante ricostruire il diversificarsi delle homepage che hanno segnato la vita di Isole nella Rete.

“Questa è una zona autonoma!” è forse la scritta più significativa che ha mai campeggiato su ecn.org insieme a link diretti ad altri soggetti attivi sulla scena telematica come il collettivo TmCrew .
Nel corso degli anni, sulla home di Isole si sono succeduti banner per meeting in tema telematico come gli hackmeeting ma anche iniziative internazionali di rilievo no-global come quella svoltasi a Davos.

A volte si è dovuto ricorrere alla tecnica della splash page ovvero all’esposizione non dei collegamenti ai servizi principali del sito ma di una particolare comunicazione informativa in occasioni di eventi – per noi – particolarmente gravi: è stato questo il caso dell’ attacco giudiziario alla pratica del netstrike.

Il modello grafico generalmente adottato negli anni è stato quello di mettere in evidenza le mobilitazioni e le “new entry” del sito mantenendo in secondo piano, ma comunque ben visibili, i collegamenti ai servizi forniti da Isole quali l’agenda e le liste di discussione.

Chi mi ama mi linka
Attraverso touchgraph.com èpossibile immaginare il patrimonio di collegamenti di cui beneficia Isole: semplicemente immenso…

Ci sono migliaia di siti che linkano pagine appartenenti ad ecn.org e forse anche per questo è altissimo anche il numero delle pagine indicizzate sui motori (333.000 per Google).
Per avere un’idea di quante pagine sono collegate ad Isole nella Rete forse il tentativo più efficace è quello di utilizzare Yahoo (il motore di ricerca che forse permette meglio di altri di accedere pubblicamente ai link del web) specificando di non prendere in considerazione i link provenienti dalla stessa ecn: 22.300 sono le pagine non interne di Isole che risultano essere linkate ad Isole nella Rete!

Sempre utilizzando Yahoo e la sua possibilità di specificare su quale regione geografica effettuare una ricerca (query) emerge che la maggior parte dei collegamenti provengono dall’area europea ma che esistono collegamenti significativi provenienti da tutto il mondo (alcune decine ad esempio dall’America Latina).

Utilizzando invece un altro comando su Msn che ci permette di specificare una query abbinata ad un linguaggio naturale sveliamo un numero considerevole (oltre cento) di link provenienti da pagine scritte in tedesco (sempre secondo il database del motore di ricerca utilizzato, ovviamente…).

Anche a causa di questi link i motori di ricerca classificano secondo il loro rank (misura di importanza e popolaritàdei siti) Isole nella Rete come una homepage che vale 7 punti secondo una scala da 0 a 10 dove comunemente 4 è considerata una misura minima per essere considerati sufficientemente popolari ed importanti (sempre secondo i motori di ricerca) e 5 o 6 punti un obiettivo ambito anche da siti redazionali di rilievo nazionale ed internazionale.

Conclusioni?
Non so, onestamente, se la comunità di Isole nella Rete serva più alle ragioni dell’autorganizzazione oppure a chi deve monitorare l’antagonismo per contrastarlo, perchè questo stesso esperimento è l’ennesima dimostrazione di come si puo’ adoperare la Rete per fare comunità ma anche per “prendere le misure” delle comunità stesse.

Sicuramente le fotografie che emergono dalla Rete attraverso i motori di ricerca ci raccontano di una comunità vasta e riconosciuta e spetta anche a questa stessa tavola rotonda domandarsi se e come continuare a mettere in gioco questo dominio di idee e di passioni – ecn.org – per (provare a) continuare ad aprire spazi di libertà e di libera comunicazione.

Ferry di ECN , in occasione della Tavola rotonda organizzata in collaborazione con la Libreria Majakowskij Sabato 11 febbraio 2006 dalle ore 16 presso il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud che ha per tema il futuro di Isole nella Rete e più in generale dell’autorganizzazione digitale.

Vi saranno interventi introduttivi di:
Stefano Sansavini “Le origini di ECN” ,
Ferry Byte “La visibilità dell progetto Isole nella Rete a dieci anni di distanza dalla sua nascita sul Web di Internet così come fotografato dai motori di ricerca” ,
Anna Carola Freschi “Comunicazione digitale e partecipazione” ,
Tommaso Tozzi “Wikiartpedia – La libera Enciclopedia sull’Arte delle Reti e le Culture Digitali”

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Pubblicato il
2 feb 2006
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