Chi cede il suo vecchio PC ci lavori sopra

Chi cede il suo vecchio PC ci lavori sopra

Questo l'invito che arriva da esperti britannici che ribadiscono: sui PC venduti usati da privati si trovano ancora troppi dati personali. Più facile il furto di identità. Ci vuole maggiore consapevolezza
Questo l'invito che arriva da esperti britannici che ribadiscono: sui PC venduti usati da privati si trovano ancora troppi dati personali. Più facile il furto di identità. Ci vuole maggiore consapevolezza


Roma – Una vecchia storia per gli smanettoni ma un concetto che deve ancora essere assorbito da una grande quantità di utenti: quando si dispone del vecchio PC, magari vendendolo a qualcuno o regalandolo, spesso e volentieri si dà via anche un pezzo importante della propria privacy. La conferma arriva dal Regno Unito, dove uno studio suona come un nuovo campanello d’allarme sulla scarsa conoscenza della macchina da parte di molti utenti.

Un team di ricercatori dell’ Università di Leicester ha provveduto ad acquistare una serie di PC da privati, scoprendo che su alcuni gli hard disk contenevano ancora molti dati e su altri erano stati semplicemente formattati : una procedura del tutto insufficiente a cancellare le informazioni che, con un po’ di pratica, possono essere facilmente recuperate.

Secondo il leader del progetto, il professor Martin Gil, l’ignoranza delle conseguenze in termini di privacy che può portare con sé la mancata cancellazione effettiva delle informazioni sono enormi, se si considera che oggi nel mondo, a suo dire, un computer su dodici è usato .

La questione è tanto più scottante, come indicato dal rapporto Second-Hand Computers and Identity Fraud , quanto più spesso gli utenti, oltre a conservare proprie foto e documenti, usano il PC per accedere a servizi di e-banking o ad aree riservate di siti pubblici e via dicendo: questo si traduce nella possibilità che un computer ceduto “sbadatamente”, senza la cancellazione dei dati, porti a furti di identità con conseguenze potenzialmente pesantissime per l’utente.

Per non trovarsi a dar via informazioni personali occorre dunque utilizzare software specializzati capaci di distruggere definitivamente i file che si trovano su hard disk e a rendere impensabile qualsiasi operazione di recupero. Software spesso gratuiti come Eraser o DBan .

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Pubblicato il 2 feb 2006
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