Film blindati? Solo sui PC di marca

Film blindati? Solo sui PC di marca

La specifica HDCP, adottata da produttori come Dell e Sony contro la pirateria, non sembra supportata dalle schede video più diffuse sul mercato attuale. I blogger denunciano: benvenuti nel mondo dei DRM
La specifica HDCP, adottata da produttori come Dell e Sony contro la pirateria, non sembra supportata dalle schede video più diffuse sul mercato attuale. I blogger denunciano: benvenuti nel mondo dei DRM


Roma – L’era dei video ad alta definizione e della prossima generazione di supporti digitali, come HD-DVD , potrebbe non essere accessibile ai numerosi possessori di schede video ATI ed Nvidia attualmente sul mercato.

Stando a quanto pubblicato su FiringSquad , un sito seguitissimo dai videogiocatori, “nessuna delle schede ATI o Nvidia in commercio sarà capace di sfruttare a pieno quanto offerto da Windows Vista”, il prossimo sistema operativo firmato Microsoft che supporterà le specifiche HDCP .

Un acronimo che sta per High-bandwidth Digital Content Protection , sistema di protezione dei contenuti digitali ad alta densità di dati: in parole povere, una invenzione di Intel per ovviare al problema della pirateria audiovisiva – un sistema DRM. Un sistema che, al momento, viene garantito soltanto dai grandi produttori di computer come Dell , Sony ed HP .

Per chiunque non avrà un computer “certificato”, in definitiva, il passaggio all’alta definizione non sembra un’opzione a portata di mano. Senza compatibilità hardware con HDCP, che permette di vedere film in HD-DVD e Blu-ray ad una risoluzione di 1980×1080 pixel, sarà esclusivamente possibile visualizzare immagini con qualità ridotta del 75% , denuncia Firingsquad.

Non solo: persino molti monitor in commercio non sono in grado di supportare lo standard HDCP. Tuttavia, come viene ribadito sul seguitissimo blog BoingBoing , “questa situazione blocca l’accesso di molti utenti ai DVD di alta qualità”. Con molta probabilità, la maggior parte dei consumatori gabbati si rifugeranno sulle reti P2P, si legge, “dove i pirati faranno circolare copie illegali e rimaneggiate dei film HDCP”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
14 feb 2006
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