British Telecom si lancia sul VoIP globale

British Telecom si lancia sul VoIP globale

Un investimento di 18 milioni di euro: il primo operatore telefonico del Regno Unito crede nel VoIP e punta soprattutto ai paesi asiatici
Un investimento di 18 milioni di euro: il primo operatore telefonico del Regno Unito crede nel VoIP e punta soprattutto ai paesi asiatici


Londra – Il più importante operatore telefonico del Regno Unito, British Telecom , investirà 18 milioni di euro nel settore delle tecnologie VoIP . BT scommette sulla convenienza della fonìa via Internet: la strategia dell’azienda è di allargare il bacino d’utenti e di fornire servizi integrati a basso costo grazie all’uso di centralini SIP , Session Initiation Protocol

Il progetto prevede innanzitutto l’ampliamento dell’infrastruttura comunicativa su scala globale e partirà dal promettente mercato del sud est asiatico. Metà degli investimenti, infatti, sono destinati al potenziamento ed alla promozione della connettività a banda larga in India, Cina, Hong Kong, Singapore, Taiwan, Giappone e Corea del Sud. Negli ultimi anni, BT ha investito oltre 40 milioni di euro per sviluppare la sua presenza nei paesi asiatici.

Questa fase d’espansione strutturale, come si legge su The Business , potrebbe essere il trampolino di lancio per assestare un duro colpo alla telefonia mobile con il lancio di un servizio VoIP senza fili. Secondo varie fonti ufficiali, BT inizierà ad offrire speciali telefoni WiFi entro la seconda metà del 2006.

Sistemi ibridi VoIP e WiFi, nelle parole degli analisti del Gruppo Gartner , “potrebbero costituire una seria minaccia per i grandi operatori di telefonia mobile”. Terminali UMTS e GSM equipaggiati di compatibilità WiFi saranno disponibili a partire dalla primavera di quest’anno. Nokia e Motorola saranno tra i primi costruttori a fornire questo tipo di telefoni.

Insieme ad altri grandi gruppi europei, come Deutsche Telekom e France Telecom , BT punta su tariffe flat VoIP assai concorrenziali e servizi aggiuntivi nel nome dell’innovazione. Sono mosse che potrebbero spingere verso nuove direzioni anche altri colossi continentali, come Telecom Italia , le cui attuali strategie potrebbero non rivelarsi sufficienti a competere in un settore in rapidissimo cambiamento.

Negli ultimi anni, il colosso britannico ha investito ingenti somme di denaro in tecnologie d’avanguardia come ad esempio lo standard DVB-H , portandosi in avanti rispetto alla maggior parte degli altri operatori sul territorio dell’Unione Europea.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
20 feb 2006
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