Da TI nuovi superchip per telefonini

Da TI nuovi superchip per telefonini

Il leader del mercato dei chip per cellulari ha lanciato una nuova generazione di processori wireless tuttofare destinata ad accelerare la convergenza fra telefonini, player multimediali, PDA e videocamere digitali
Il leader del mercato dei chip per cellulari ha lanciato una nuova generazione di processori wireless tuttofare destinata ad accelerare la convergenza fra telefonini, player multimediali, PDA e videocamere digitali


Austin (USA) – Texas Instruments ha svelato la propria architettura OMAP di terza generazione con cui promette di moltiplicare la potenza e le funzionalità dei dispositivi mobili.

TI, che detiene quasi i due terzi del mercato dei chippetti per telefoni cellulari, afferma che i processori basati su OMAP 3 diverranno il componente chiave di una nuova classe di telefoni mobili in grado di integrare , in un solo dispositivo, le tipiche funzionalità di una fotocamera consumer di fascia alta, di una console da gioco portatile, di un personal media player e di un PDA.

Al centro di OMAP 3 c’è il giovane Cortex-A8 di ARM , un core di calcolo che, almeno sulla carta, dovrebbe fornire performance fino a tre volte superiori rispetto al precedente core ARM11, alla base di OMAP 2. Il chip di ARM è in grado di raggiungere frequenze di clock fino a 1 GHz e consumare, nelle versioni low-power, non più di 300 milliwatt.

I processori OMAP 3, costruiti con un processo a 65 nanometri, sposano il core di ARM con la tecnologia DSP di TI. Tali chip, secondo l’azienda texana, sono i primi a fornire la potenza necessaria per riprodurre video in alta definizione sui telefoni cellulari.

Il processore OMAP3430 supporta inoltre la registrazione di video in qualità DVD, la riproduzione di filmati in formato MPEG4, WMV9, H.264 e RealVideo 10, la ricezione dei segnali TV digitali, e le principali funzioni grafiche 3D.

Il chip di TI promette inoltre di accelerare la convergenza fra cellulari e fotocamere consumer, introducendo il supporto a risoluzioni fino a 12 megapixel e riducendo il ritardo tra uno scatto e l’altro ad un solo secondo. Va detto che probabilmente nessun dispositivo basato su OMAP 3 monterà mai una fotocamera con sensore di 12 megapixel: oggi la risoluzione standard è infatti ancora di 1,3 megapixel.

L’OMAP3430 include una tecnologia di risparmio energetico , chiamata SmartReflex, in grado di variare dinamicamente voltaggio e frequenza di clock del chip in base all’uso del dispositivo, al modo operativo e alla temperatura.

Come un po’ tutti i chippetti destinati ai dispositivi mobili, anche quello di TI cela al suo interno un motore crittografico che, oltre a fornire servizi di sicurezza per le applicazioni e le transazioni su Internet, lavora in sinergia con il firmware del dispositivo per tutelare i contenuti protetti da diritto d’autore .

Tra i più recenti rivali dell’OMAP3430 c’è il GoForce 5500 di Nvidia, una sorta di coprocessore capace di accelerare un grande numero di funzioni multimediali. Il chip di Nvidia fornisce una potenza grafica superiore a quella dell’OMAP3430, soprattutto in ambito 3D, ma proprio perché si tratta di un processore specializzato deve necessariamente fare coppia con una CPU general purpose.

L’architettura OMAP 3 supporta i più diffusi sistemi operativi embedded del settore consumer, tra cui Linux, Symbian OS e Windows Mobile.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 feb 2006
Link copiato negli appunti