Regno Unito villano dell'anno

Regno Unito villano dell'anno

L'associazione degli ISP britannici ha assegnato l'insolito premio alla presidenza britannica dell'UE: ha compromesso gravemente lo sviluppo della Rete con la legislazione comunitaria sulla conservazione dei dati
L'associazione degli ISP britannici ha assegnato l'insolito premio alla presidenza britannica dell'UE: ha compromesso gravemente lo sviluppo della Rete con la legislazione comunitaria sulla conservazione dei dati


Londra – Per la singolarissima categoria “Villano dell’Anno”, l’ associazione britannica degli ISP ha premiato nientemeno che la presidenza europea di Tony Blair .

L’insolito premio, conferito annualmente a chi compromette maggiormente lo sviluppo delle nuove tecnologie, è stato assegnato a Blair e soci per avere sostenuto ed approvato la direttiva comunitaria sulla conservazione dei dati , conosciuta genericamente come “direttiva sulla data retention “.

La controversa riforma, che da una parte ha aperto la strada all’ intercettazione di massa e dall’altra fa gravare tutti i costi aggiuntivi d’archiviazione sugli ISP, è “piombata sulla nostra industria in maniera improvvisa e senza alcuna sovvenzione pubblica”, sostengono i portavoce di ISPA.

Il comitato responsabile per il premio “Villano dell’Anno” è formato da esperti ed attenti osservatori del settore legato alle nuove tecnologie, tra cui il notissimo Michael Rotert, presidente di EuroISPA , l’importante associazione continentale che riunisce i maggiori fornitori d’accesso europei.

Tra i “candidati” per l’edizione 2006 del premio figuravano anche Vivianne Reding, commissaria europea per le telecomunicazioni e per le tecnologie digitali, Sony BMG , responsabile per la diffusione di un pericoloso rootkit , nonché la Russia, accusata di favoreggiamento di molti cybercriminali.

Le istituzioni europee non sono mai state molto apprezzate dai membri di ISPA: l’edizione del 2005 dell’ Internet Villain Award venne assegnata all’intera Unione Europea, accusata di non avere elaborato “nessuna riforma innovativa sulla proprietà intellettuale e sui brevetti”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
27 feb 2006
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