AMD accusa Skype: complotta con Intel

AMD accusa Skype: complotta con Intel

Nuovo capitolo nell'epopea antitrust dei due chipmaker: gli avvocati di AMD richiedono l'intervento dei giudici ed accusano Skype di aver creato servizi compatibili solo con CPU Intel per estromettere la concorrenza
Nuovo capitolo nell'epopea antitrust dei due chipmaker: gli avvocati di AMD richiedono l'intervento dei giudici ed accusano Skype di aver creato servizi compatibili solo con CPU Intel per estromettere la concorrenza


San Francisco (USA) – Lo scontro frontale tra i due grandi chipmaker statunitensi AMD e Intel, impegnati in una decisiva causa antitrust , travolge Skype . Gli avvocati di AMD ipotizzano che Intel abbia stretto un accordo segreto con l’operatore VoIP per estromettere la competizione dall’uso delle nuove funzionalità offerte dal client Skype 2.0.

Secondo l’accusa, Intel avrebbe corrotto Skype per fare sì che la multiconferenza vocale a 10 persone sia possibile solo agli utenti che utilizzano il servizio in abbinamento ai propri microprocessori dual core . Tutti coloro che utilizzano CPU AMD, indipendentemente dal fatto che siano dual-core o meno, sarebbero limitati a conferenze online con un massimo di 5 utenti .

I rappresentanti di AMD hanno quindi inoltrato una richiesta ai giudici competenti affinché costringano Skype a svelare tutti i dettagli dell’ipotetico complotto . I portavoce di Skype si difendono sostenendo che “solo i processori Intel permettono prestazioni tali” da rendere possibile “una conferenza con 10 partecipanti”.

Intel ha negato qualsiasi coinvolgimento diretto nella faccenda, dichiara di non avere mai finanziato in alcun modo l’operatore VoIP e sostiene la versione dei fatti fornita da Skype. “Il client VoIP utilizza una procedura per l’identificazione della CPU del sistema”, ha voluto puntualizzare un rappresentante di Intel, “solo ed esclusivamente al momento dell’avvio”.

Dopo questo ultimo episodio, l’aggressività giuridica di AMD nei confronti del maggior concorrente sembra giunta al culmine. Il chipmaker è oramai impegnato nel sostenere cause antitrust contro Intel in diversi paesi e l’esito della querelle legale potrebbe impattare decisamente sull’andamento del mercato dei chip .

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Pubblicato il
2 mar 2006
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