AAA... cercansi manuali di videogiochi

AAA... cercansi manuali di videogiochi

C'è chi colleziona tappi di bottiglia e chi invece sta creando un gigantesco museo digitale dedicato al lato meno conosciuto dell'intrattenimento digitale: i libretti d'istruzione, talvolta decorati in maniera artistica
C'è chi colleziona tappi di bottiglia e chi invece sta creando un gigantesco museo digitale dedicato al lato meno conosciuto dell'intrattenimento digitale: i libretti d'istruzione, talvolta decorati in maniera artistica

Roma – Manualetti per videogiochi: opere d’arte o semplici oggetti da collezione? Qualcuno ha pensato che l’importante, dopotutto, è metterli in un museo digitale . Nasce così il Game Manual Archive , un grande progetto collaborativo e non profit nato dall’impegno di videogiocatori sparsi in tutto il mondo. Questo singolare museo si propone di preservare la manualistica dei videogiochi e di consegnarne una versione digitalizzata alle prossime generazioni.

L’archivio è composto da quasi 12 gigabyte di digitalizzazioni, suddivise in categorie: la collezione comprende, ad esempio, i manuali di quasi tutti i videogiochi usciti per le console targate Sega , così come quasi 1.400 libretti d’istruzioni per videogiochi da bar . Tutti i file sono scaricabili tramite BitTorrent e chiunque può apportare il proprio contributo utilizzando un server FTP adibito alla ricezione di nuovi manuali.

Una vera golosità per i cultori dell’intrattenimento digitale, un’occasione per ricostruire la storia del videogioco . Ma anche un curioso percorso artistico a cavallo tra tecnologia, cultura popolare ed innovazione: alcuni manuali riportano infatti illustrazioni e contenuti d’autore , come ad esempio i racconti fantascientifici all’interno dei manualetti della mitica serie Elite , passata alla storia come una delle migliori simulazioni di volo spaziale.

Tutti i file del Game Manual Archive vengono distribuiti gratuitamente, forse in maniera non del tutto legale – il copyright esiste anche per le documentazioni scritte. “Siamo contrari a qualsiasi tipo di watermarking ed altri sistemi di protezione, non facciamo plagio e qualsiasi diffusione avviene unicamente a titolo gratuito e per il bene della storia”, si legge tra le pagine del sito.

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Pubblicato il 15 mar 2006
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