TV mobile, l'opinione di chi la vede

TV mobile, l'opinione di chi la vede

In Corea del Sud le prime esperienze di un servizio che, su base satellitare o terrestre, è già disponibile per l'intera nazione. E conferma l'opinione di chi vede la TV mobile come una killer application
In Corea del Sud le prime esperienze di un servizio che, su base satellitare o terrestre, è già disponibile per l'intera nazione. E conferma l'opinione di chi vede la TV mobile come una killer application


Seoul – Sull’opportunità di vedere la TV su telefonini, video-fonini e tivu-fonini, si è già molto dibattuto , in termini di scetticismo , ma anche di analisi più concrete e certamente sul tema si dirà ancora molto. Ma fino a poco tempo fa si poteva parlare solamente di prospettive, non di esperienze o risultati, perché mancavano esempi concreti. Ora però emergono le testimonianze sul campo, come quelle degli utenti sudcoreani, per i quali la TV mobile è diventata realtà a gennaio.

Nell’iperconnesso paese orientale, ad inizio 2006, hanno preso il via i mini-palinsesti del servizio televisivo statale su tecnologia DMB (Digital Multimedia Broadcasting): i sudcoreani sono così la prima popolazione in grado di vedere la TV dal proprio cellulare, con una qualità di immagine che viene definita “adeguata”.

L’edizione web del New York Times pubblica alcune interviste fatte agli utenti di Seoul, che risultano essere abbastanza soddisfatti. “Posso vedere con chiarezza i movimento di ogni pattinatore, nonostante sia alto (nel display) solo mezzo centimetro”, riferisce Ko Pyeong Cheon, riferendosi alle gare di short-track che si sono svolte durante le Olimpiadi invernali di Torino. “Ma non posso dire se avrò la stessa soddisfazione con i prossimi campionati mondiali di calcio” ha aggiunto.

Esperti e analisti dicono che le tecnologie oggi utilizzate per i display possono rendere nitide le immagini degli schermi di dimensioni inferiori ai sette pollici.

“E’ come guardare una normale TV”, dichiara Lee Jin Kook, 25 anni. E come con gli apparecchi tradizionali, si possono presentare inconvenienti, come la scomparsa delle immagini in caso di cattiva ricezione. Il DMB sfrutta la tecnologia attualmente impiegata dalle radio satellitari, integrandovi quella per diffondere contenuti video e dati. Un servizio satellitare DMB a pagamento a diffusione nazionale è gia disponibile in Corea dallo scorso maggio, mentre il nuovo servizio digitale terrestre copre al momento solo la città di Seoul.

Il governo ha già posto in atto un progetto finalizzato a migliorare la ricezione e ad estendere il servizio nelle altre aree del Paese e nelle tratte sotterranee della metropolitana. Le aspettative dell’Istituto di Ricerca di Tecnologia Elettronica, organizzazione governativa che opera con finanziamenti statali, sono imponenti: si prevede che il servizio raggiunga nel 2006 un’utenza di 2 milioni di persone, che per il 2010 dovrebbero crescere a quota 15 milioni.

Gli utenti coreani della TV mobile digitale terrestre sono oggi 40mila, mentre sono 440mila quelli del servizio satellitare.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
17 mar 2006
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