Il videoregistratore corre sul cavo

Il videoregistratore corre sul cavo

Una società statunitense sta per lanciare un servizio che consentirà ai propri utenti, via cavo, di registrare i programmi TV su di un server remoto attraverso un abbonamento mensile flat. Addio al caro vecchio VCR domestico?
Una società statunitense sta per lanciare un servizio che consentirà ai propri utenti, via cavo, di registrare i programmi TV su di un server remoto attraverso un abbonamento mensile flat. Addio al caro vecchio VCR domestico?


New York (USA) – Godere dei benefici di un videoregistratore digitale senza possederlo materialmente. E’ quanto propone il fornitore di servizi via cavo Cablevision Systems , pronto a lanciare nei prossimi mesi un servizio remoto per la registrazione dei programmi TV .

A differenza dei sistemi di videoregistrazione tradizionali, incluse le appliance digitali come TiVo, il servizio di Cablevision consentirà di memorizzare i programmi TV direttamente sui server dell’azienda : i contenuti potranno poi essere riprodotti in differita, attraverso la connessione via cavo fornita dalla stessa Cablevision.

Per avvalersi del servizio, chiamato RS-DVR (Remote Storage DVR), gli utenti della società necessiteranno unicamente del decoder già in loro possesso, che tra le altre cose consentirà di interagire con i filmati: tra le funzioni offerte, quelle di avvolgimento e avanzamento veloce, salto automatico della pubblicità e messa in pausa.

Il costo del canone mensile di RS-DVR non è ancora stato annunciato, tuttavia l’azienda afferma che questo sarà inferiore a 10 dollari : con questa cifra l’utente avrà diritto ad uno spazio di registrazione di 80 GB e alla possibilità di memorizzare fino a due programmi TV contemporaneamente ; nessun limite, invece, per quanto riguarda il numero di programmi registrabili nel corso della durata dell’abbonamento.

Con questa mossa Cablevision sostiene di voler tagliare i costi d’installazione dei videoregistratori digitali , ovviare ai problemi tecnici che spesso affliggono questi apparecchi, e offrire ai propri utenti un livello di interattività con i contenuti digitali sempre più ampio.

Resta però ancora da vedere come reagiranno le emittenti TV e i fornitori di contenuti , come MTV di Viacom o CNN di Time Warner, che guardano con molta diffidenza al tentativo dei fornitori di servizi via cavo di assumere anche il ruolo di broadcaster. E’ inoltre noto come le emittenti TV considerino la registrazione dei propri programmi come una violazione dei propri copyright : il fatto che in questo caso la registrazione venga effettuata da un’entità commerciale, pur se per conto di utenti individuali, potrebbe essere vista come una violazione ancora meno tollerabile.

In passato altre società, tra le quali AOL, hanno provato a lanciare servizi analoghi a quello di Cablevision: progetti presto naufragati a causa della grande pressione proveniente dall’industria dell’intrattenimento. Time Warner ci ha riprovato di recente con un’offerta chiamata Star Over , attualmente disponibile solo per un selezionato numero di clienti della South Carolina: a differenza di RS DVR, Star Over non consente agli utenti di saltare la pubblicità.

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Pubblicato il
29 mar 2006
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