Anonymizer all'assalto della censura pechinese

Anonymizer all'assalto della censura pechinese

Il celebre servizio per l'accesso anonimo lancia un sistemino dedicato agli utenti cinesi, chiamato Xifuchun. Permetterà di scavalcare i firewall governativi di Pechino
Il celebre servizio per l'accesso anonimo lancia un sistemino dedicato agli utenti cinesi, chiamato Xifuchun. Permetterà di scavalcare i firewall governativi di Pechino


Pechino – La censura cinese ha un nuovo nemico: si chiama Xifuchun ed è un’iniziativa speciale che Anonymizer , il produttore dell’omonimo software salvaprivacy , ha voluto riservare a tutti gli utenti cinesi. La libertà online al di là della Grande Muraglia Digitale della censura governativa potrebbe non rimanere più una chimera, o almeno così sperano gli autori del progetto.

La novità è naturalmente nel mirino delle autorità e per ora la sua promozione avviene tra gli utenti cinesi con il passaparola. Sul portale, questi ultimi potranno ottenere indirizzi sempre aggiornati di proxy anonimi in grado di scavalcare le limitazioni imposte da Pechino.

Il servizio è tuttavia nomade e cambia regolarmente l’indirizzo di riferimento per evitare d’incorrere a sua volta nelle maglie della censura e di inguaiare i suoi visitatori, che potrebbero incappare nelle durissime rappresaglie del regime cinese.

Attualmente, Xifuchun è utilizzabile soltanto dagli utenti con IP cinese. Anonymizer ha deciso di mantenere il servizio completamente gratuito , in nome di un impegno morale e politico. “Siamo entusiasti di offrire questo tipo di supporto alla popolazione cinese”, ha detto il presidente di Anonymizer, Lance Cottrel.

“Il nostro obiettivo è di trasformare Internet in un posto accessibile a tutti, anche per coloro che si trovano intrappolati in regimi oppressivi”. Questa nobile iniziativa senza fini di lucro aiuta già molti utenti Internet in Iran, “dove siamo riusciti a fornire accesso alla Rete sicuro ed equo per tante persone”, conclude Cottrel.

Qualsiasi tipo di progetto informatico in grado di aiutare il popolo cinese ad affrancarsi dalla censura online gode delle sovvenzioni del governo degli Stati Uniti , che già dal 2002 ha stanziato 100 milioni di dollari proprio per finanziare tecnologie di liberazione , come ad esempio FreeGate .

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
5 apr 2006
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