Celine Dion impalla i computer

Celine Dion impalla i computer

La colpa non è della squillante voce della popstar canadese ma della protezione inserita da Sony nel suo ultimo album. Che, ufficialmente, non è un CD
La colpa non è della squillante voce della popstar canadese ma della protezione inserita da Sony nel suo ultimo album. Che, ufficialmente, non è un CD


Roma – “E’ arrivato un nuovo giorno” -“A New Day Has Come” – titola il nuovo album della bella Celine Dion, parole che suonano quasi profetiche alla luce di quel cambiamento che sta interessando il mercato dei CD di musica e di cui si è fatta attiva promotrice anche Sony Music Entertainment, padrona dell’etichetta Epic/Sony.

E proprio Epic/Sony, la casa che produce e distribuisce in Europa l’album di Celine Dion, ha deciso di integrare in questo CD una protezione che, similmente a quanto fanno quelle adottate nel recente passato da altre grosse etichette, ne impedisce la copia sui computer. Ma con una novità: la tecnologia anti-copia adottata, la Key2Audio, potrebbe addirittura mandare in crash i computer di quegli utenti che provassero anche semplicemente ad introdurre il CD nei loro lettori di CD-ROM.

Ad ammetterlo è la stessa Sony che, attraverso un proprio portavoce, la scorsa settimana ha spiegato che la propria tecnologia anti-copia, sviluppata dall’unità austriaca Sony DADC, genera dischi totalmente incomprensibili ai lettori di CD-ROM e, di conseguenza, potrebbe causare blocchi di sistema e costringere l’utente a riavviare il proprio computer per riuscire ad espellere il CD dal lettore.

Le copie europee del CD riportano come unico avviso per gli utenti, in piccolo, un disclaimer che recita: “Non riproducibile su PC/MAC”. La protezione è invece assente sulle versioni dell’album vendute in USA.

La tecnologia Key2Audio viene applicata, similmente a quanto accade con l’ormai nota Cactus Data Shield di Midbar, in fase di masterizzazione del CD originale: in questo vengono infatti impresse delle firme digitali nella parte dati esterna alle tracce audio che ne impediscono la riproduzione sui lettori di CD-ROM e DVD-ROM. Con questa tecnica, Sony sostiene che le tracce e la struttura del CD rimangono invariate, come pure la qualità dell?audio: l?unico vincolo fisico, dovuto alla presenza delle firme, è l?impossibilità di memorizzare più di 77 minuti di audio.

Per evitare di incorrere in eventuali sanzioni da parte di Philips, che qualche mese fa dichiarò che tutti i CD protetti costituivano di fatto una violazione dello standard CD, Sony ha omesso, sul suo nuovo disco, il tradizionale logo “Compact Disc Digital Audio”: una mancanza a cui però ben pochi consumatori faranno caso e le cui conseguenze, nei rapporti fra Sony e Philips, sono ancora sconosciute.

Non è la prima volta che Sony utilizza la sua tecnologia Key2Audio in un album di musica. Secondo un portavoce dell’azienda, infatti, in Europa Sony avrebbe già introdotto una settantina di album protetti dalla copia: fra questi anche l’ultimo album di Shakira, “Laundry Service”, di cui si è parlato in questa lettera : tutti problemi sui quali le etichette sembrano finora refrattarie alla pubblica discussione.

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Pubblicato il 8 apr 2002
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