Educazione sessuale via cellulare

Educazione sessuale via cellulare

Il servizio sanitario pubblico di San Francisco lancia un interessante servizio d'assistenza via SMS che parla il linguaggio della generazione cellulare, tra abbreviazioni e smiley
Il servizio sanitario pubblico di San Francisco lancia un interessante servizio d'assistenza via SMS che parla il linguaggio della generazione cellulare, tra abbreviazioni e smiley

San Francisco (USA) – La regola d’oro della comunicazione? Creare messaggi utilizzando lo stesso linguaggio di chi ascolta o legge. Il servizio sanitario pubblico di San Francisco ha applicato questa norma in modo esemplare ed ha creato un servizio d’assistenza via SMS per i giovani che hanno dubbi sul sesso.

Il servizio SexText parla infatti ai giovani utilizzando quelle regole morfologiche e sintattiche che secondo l’ Osservatorio Scrittura Mutante di Torino rientrano a pieno titolo tra i “segni della comunicazione tecnologica”: abbreviazioni, “faccine”, contrazioni verbali nate grazie alla diffusione capillare di Internet e telefonia mobile.

Jacqueline McCright, direttrice sanitaria per l’area di San Francisco, spiega che il servizio si rivolge a ragazzi e ragazze comprese tra i 12 ed i 24 anni d’età, per “fornire spiegazioni in materia d’educazione sessuale” in modo “completamente anonimo e veloce”.

Basta mandare un SMS ad un apposito numero ed entro pochi istanti l’utente vedrà apparire sul proprio terminale mobile tutte le informazioni desiderate. Scritte in slang telematico , ovviamente. Qualcosa come u may be at risk 4 STDs (“you may be at risk for STDs”), seguita da indicazioni pratiche sulle procedure mediche da seguire, sarà quindi il contenuto informativo di una richiesta d’aiuto in caso di rapporto sessuale non protetto.

“Abbiamo iniziato da San Francisco e poi considereremo se espandere SexInfo o meno”, dice la responsabile di SexText Deb Levine in un’intervista rilasciata a USA Today , “il progetto è una iniziativa che interessa a numerosi studiosi e medici in tutto il paese”. I ragazzi delle scuole superiori, ai quali SexInfo si rivolge, sembrano avere accolto il servizio con entusiasmo. Sono peraltro moltissimi gli studenti, negli Stati Uniti così come in altri paesi occidentali, che possiedono un proprio cellulare.

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Pubblicato il
9 mag 2006
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