Software e film pirata nelle imprese laziali

Software e film pirata nelle imprese laziali

Blitz della GdF in alcuni comuni: ispezionate imprese e studi professionali. Molti installavano software senza licenza, altri lo scaricavano da Internet e lo craccavano. Altri collezionavano musica e film illegali
Blitz della GdF in alcuni comuni: ispezionate imprese e studi professionali. Molti installavano software senza licenza, altri lo scaricavano da Internet e lo craccavano. Altri collezionavano musica e film illegali

Roma – Colleferro, San Cesareo, Monteporzio Catone, Palestrina, Valmontone e Zagarolo sono i comuni laziali nei quali nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz allo scopo di individuare quelle piccole imprese e studi professionali locali che utilizzano software abusivamente. Un blitz che ha goduto del supporto tecnico , come viene definito in una nota diffusa ieri, della Business Software Alliance , l’associazione che raccoglie i produttori di software proprietario.

Nel corso delle ispezioni e dei controlli effettuati dal Nucleo Operativo del Gruppo di Frascati e della Tenenza di Colleferro delle Fiamme Gialle, sono emerse violazioni piuttosto ampie: nel nugolo delle aziende controllate, infatti, sono circa 230 i programmi che erano stati duplicati illecitamente su una quarantina di personal computer ora sotto sequestro. Scovati anche centinaia di Cd-ROM contenenti software masterizzati senza autorizzazione e, cosa che ha destato una certa curiosità, file contenenti film e musica. Sono quasi 6mila i file mp3 individuati nei sistemi informativi aziendali e considerati illegali.

Come già evidenziato in numerose passate ispezioni sul territorio nazionale , la maggior parte delle imprese colte in violazione delle leggi sul diritto d’autore ricorre alla duplicazione illegale dei programmi che utilizza. In particolare si conferma, si legge in una nota, la diffusione del fenomeno dell’ underlicensing , ossia dell’installazione dei programmi su un numero di computer superiore a quello previsto dalle licenze acquistate.

A questo si aggiungono, come accennato, i materiali pirata scaricati da Internet e poi utilizzati in azienda. “Oltre alla presenza di elevate quantità di software di tipo professionale – ha dichiarato il maggiore Roberto Prosperi, comandante del Gruppo di Frascati – sono state rinvenute anche numerose altre opere digitali protette dal diritto d’autore, quali film e file musicali”.

Il supporto della BSA serve ai finanzieri per stabilire rapidamente la correttezza dell’utilizzo delle licenze e l’effettiva sussistenza delle stesse. Lo ha spiegato ieri il capitano Lucio Vaccaro, comandante del Nucleo Operativo del Gruppo di Frascati: “Grazie alla collaborazione tecnica degli esperti di BSA, il controllo sui software installati e i contratti di licensing in essere con le aziende produttrici ci garantisce riscontri immediati sulla legalità o meno dei prodotti rinvenuti sui PC delle aziende ispezionate”.

Sono 15 i rappresentanti legali di aziende che sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria per violazione delle normative. Sulle imprese peseranno anche potenziali gravi sanzioni amministrative, il cui ammontare è stabilito dalla legge in ragione del doppio del prezzo di mercato dei prodotti illeciti rinvenuti. Secondo BSA il valore di listino dei prodotti utilizzati illecitamente nelle imprese controllate è di 240mila euro .

Va detto che proprio a Roma non più di qualche mese fa era stato compiuto un altro blitz che aveva portato al rinvenimento di software utilizzato in modo abusivo per un controvalore sul mercato pari a 370mila euro.

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Pubblicato il
12 mag 2006
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