Roma – Una minaccia che corre via SMS e giunge nelle mani di un bambino al quale i genitori hanno affidato un telefono cellulare, o una dichiarazione di intenti minacciosi spedita in un messaggino istantaneo o durante un chat: sono questi i casi più frequenti nei quali i minori britannici subiscono aggressioni verbali attraverso i nuovi strumenti di comunicazione.
Ad affermare la gravità del problema sono i ricercatori dell’osservatorio dedicato ai minori della NCH in Gran Bretagna.
Stando allo studio, infatti, nel paese un bambino su quattro ha ricevuto intimidazioni e minacce attraverso questi strumenti, in particolare via SMS. Il 16 per cento di chi ha ricevuto minacce, sostiene di averle ricevute attraverso il cellulare mentre il 7 per cento lamenta i problemi in chat. Un altro 4 per cento parla di intimidazioni ricevute via email.
Di tutti coloro che hanno vissuto questi episodi solo due terzi ha affermato di averne parlato con qualcuno, insegnanti, genitori o altri familiari.
“Le minacce online – ha spiegato uno dei dirigenti della divisione Minori e Tecnologia della NCH, John Carr – sono una forma di intimidazione moderna alla quale occorre dare delle risposte. Se vogliamo che i nostri bambini beneficino di tutte le opportunità dell’IT dobbiamo anche proteggerli dai rischi che le tecnologie possono provocare”.