Silicon Valley si sfoga con i fight club

Silicon Valley si sfoga con i fight club

L'hobby non più segreto di alcuni programmatori californiani? Un club dove si organizzano incontri di lotta clandestini. Proprio come nel film tratto dal libro di Chuck Palahniuk
L'hobby non più segreto di alcuni programmatori californiani? Un club dove si organizzano incontri di lotta clandestini. Proprio come nel film tratto dal libro di Chuck Palahniuk

Menlo Park (USA) – Cosa fanno i programmatori di Silicon Valley quando non impazziscono dietro intense sessioni di debugging ? Naturalmente partecipano al Gentleman’s Fighting Club, dove si organizzano incontri clandestini senza esclusione di colpi.

Il canale televisivo CBS5 ha addirittura trasmesso alcuni filmati di questa trasposizione “reale” del fight club inventato da Chuck Palahniuk, reso celebre dall’ omonimo film con Brad Pitt ed Edward Norton.

I partecipanti si ritrovano in un garage nella zona sud di San Francisco e si scontrano in varie “discipline”, se così è possibile chiamarle: lotta con coltelli di plastica, sfida a suon di padelle metalliche, scherma con giornali arrotolati e via dicendo. Ma anche cazzotti e calci, visto che molti dei partecipanti praticano vere arti marziali.

un'immagine del celebre film Intervistato dai reporter di AP , uno dei membri dell’associazione ha svelato che il Gentleman’s Fighting Club esiste e riunisce moltissimi sviluppatori software californiani. “È l’esperienza più vicina ad un vero combattimento di strada”, ha detto Shiyin Siou, ingegnere software presso un’azienda di Santa Clara.

Le uniche misure di protezione utilizzate dai combattenti sono maschere da hockey su ghiaccio oppure da scherma. L’accesso al club è esclusivo e viene conferito solo su invito, come spiega un altro membro. Dinesh Prasad, trentaduenne e programmatore, dice addirittura di essersi “rotto una costola durante un combattimento” ma di “non avere più paura di combattere, ora che sono diventato molto più duro di quando ho iniziato”.

Gints Klimanis, istruttore di arti marziali ed ingegnere informatico di 37 anni, è la mente dietro il Gentlemen’s Fight Club: ha fondato l’associazione nel 2000 per “far sentire finalmente liberi” coloro che durante gli orari di lavoro sono spesso seduti dietro un monitor: “Solo qui ti puoi sentire supereroe per una notte”, ha poi concluso.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
1 giu 2006
Link copiato negli appunti