Agevolata la transumanza tra gestori mobili

Agevolata la transumanza tra gestori mobili

Approvata la delibera che dovrebbe snellire le procedure per passare da un operatore all'altro. Ai gestori imposto un ritmo più veloce. Ecco cosa cambia
Approvata la delibera che dovrebbe snellire le procedure per passare da un operatore all'altro. Ai gestori imposto un ritmo più veloce. Ecco cosa cambia

Roma – Cambia la regolamentazione della number portability : l’ Authority per le Comunicazioni ha infatti reso nota la delibera con cui spera di agevolare il passaggio di un utente ad un nuovo operatore .

Pubblicata ieri sul sito web del Garante, prevede che entro 30 giorni “gli operatori mobili assicurano una capacità giornaliera di evasione degli ordini in qualità di donating (l’operatore che “cede” l’utente, ndr) pari ad almeno 9.000 unità. Tale capacità è da intendersi in termini di potenzialità minima da assicurare, in modo paritario, nei confronti delle richieste provenienti dagli operatori recipient” (l’operatore che “riceve” il nuovo utente, ndr).

La delibera adegua quindi la capacità giornaliera di evasione degli ordini di portabilità del numero mobile degli operatori donating: è stata portata a 9.000 unità dalle precedenti 7.500.

Si tratta di un aumento che, in teoria, dovrebbe contribuire a snellire una pratica che, già alcuni mesi or sono, è stata descritta come mummificata , per via della lentezza degli operatori nell’adeguarsi ai tempi prescritti da Agcom per le operazioni di migrazione degli utenti. Un “blocco” a cui l’Agcom si è vista costretta a porre rimedio: la libera transumanza dell’utenza da un carrier all’altro è infatti la chiave, secondo il Garante, per un mercato più aperto, fluido e concorrenziale.

Oltre all’adeguamento del numero minimo di ordini da evadere giornalmente, la delibera impone agli operatori donating di lasciar andare gli utenti nell’ordine con cui arrivano le richieste dai carrier recipient, un principio noto come “primo arrivato primo servito”.

Restano in vigore i meccanismi procedurali che prevedono, da parte degli operatori donating, l’utilizzo della capacità di evasione giornaliera non impiegata dagli altri operatori recipient. Per questo motivo “gli operatori, in qualità di donating, comunicano giornalmente a tutti gli operatori mobili le quantità delle richieste ricevute dai singoli operatori il giorno lavorativo precedente e le quantità delle relative prese in carico”.

La delibera si prefigge infine di risolvere il problema della fossilizzazione dell’arretrato: oltre a consentire l’adozione di misure straordinarie per lo smaltimento degli ordinativi arretrati, l’Agcom avrà modo di mantenere sotto controllo la situazione, avendo imposto agli operatori di rete mobile di comunicare, entro 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, e successivamente con cadenza mensile, il numero dei rispettivi arretrati di ordinativi .

Ieri in serata TRE ha diramato una nota per applaudire alle novità. “Con la delibera odierna – ha dichiarato Antongiulio Lombardi, Regulatory & Customer Affairs Director – l’Autorità Garante per le comunicazioni prosegue il flusso virtuoso iniziato con le decisioni su prezzi di terminazione, sim lock e DVB-H. Le nuove regole per la portabilità del numero sono un passo importante verso un’ulteriore liberalizzazione del mercato. È ora importante ? ha proseguito ? che l’Autorità vigili sul rispetto delle norme e applichi sanzioni agli operatori inadempienti”.

Articolate le reazioni delle associazioni di consumatori. “Si poteva fare di più” commenta Paolo Landi, segretario generale Adiconsum , manifestando un’insoddisfazione dovuta principalmente a due ragioni: un numero di passaggi che resta troppo limitato (“negli altri Paesi europei non esiste un tetto di number portability”, precisa l’associazione) e “il non accoglimento, da parte dell’Autorità, delle nostre richieste di sanzionare gli operatori che operano in modo scorretto, appropriandosi del numero dell’utente a sua insaputa. Delle sanzioni che avevamo richiesto nella delibera non c’è traccia. In quale delibera l’Autorità intende inserirle?”.

Critico il parere del Movimento Difesa del Cittadino che, pur accogliendo “molto positivamente” la decisione dell’Autorità, la ritiene insufficiente. “Infatti si registrano sempre più frequentemente ritardi di mesi, addirittura fino a più di quattro, nel perfezionamento della portabilità soprattutto da Vodafone e TIM (gli operatori che annoverano il maggior numero di clienti, ndr) verso gli altri due operatori, come quotidianamente ci segnalano gli utenti. Speravamo che l’Autorità decidesse, insieme all’aumento dei numeri da lavorare ogni giorno, anche un obbligo cogente di smaltimento dell’arretrato che si è andato accumulando negli ultimi dodici mesi. Invece c’è soltanto un blando invito a provvedere a questo. Forse una scelta più coraggiosa dell’Autorità sarebbe stata più rispondente alle necessità del mercato”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
13 giu 2006
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