Bruxelles – Il governo federale del Belgio ha scelto: via libera all’uso di OpenDocument in tutti gli uffici della pubblica amministrazione. Il formato aperto, già riconosciuto come standard internazionale e pienamente supportato da aziende del calibro di IBM , ha così conquistato un’importante roccaforte all’interno dell’Unione Europea.
L’implementazione di ODF inizierà dal settembre 2008, quando tutta la pubblica amministrazione diventerà il supporto di base per i sistemi informatici nazionali. Il caso è destinato ad essere imitato da altri paesi europei, dicono gli esperti. “Dobbiamo evitare di dipendere da qualsiasi fornitore di software”, hanno detto i portavoce dell’amministrazione belga, “perché ormai la comunicazione istituzionale passa soprattutto attraverso la posta elettronica e l’invio di allegati digitali, un flusso di dati straordinario che ci spinge ad adottare gli standard aperti”.
Un colpo basso per Microsoft , che non sembra gradire ODF e propone invece Open XML come alternativa agli attuali formati di Office. Il formato di Microsoft, che sarà implementato nella suite Office 12, non è ancora stato riconosciuto come standard internazionale da ECMA International .
Per la ODF Alliance , l’associazione internazionale che promuove l’adozione di ODF, la scelta belga è invece una conferma importante: i rappresentanti dell’organizazzione hanno reso noto l’evento con estremo entusiasmo. La svolta belga riguarda soltanto l’amministrazione federale, in quanto le comunità autonome vallone e fiamminghe hanno completa indipendenza riguardo a tali decisioni burocratiche.
Il numero di stati che utilizzano OpenDocument continua, seppur lentamente, a crescere: non sono mancate comunque le polemiche, come è avvenuto nel Massachusetts , il primo stato nordamericano ad accogliere ODF nella pubblica amministrazione. Alcune associazioni di disabili, infatti, accusano ODF di non fornire un adeguato supporto per i portatori di handicap.