Carta di Identità elettronica 2.0

Carta di Identità elettronica 2.0

Il Governo ci riprova: in dirittura d'arrivo un provvedimento che rilancerà il progetto con molte novità. La nuova Card incorporerà identità, sanità, codice fiscale ma anche patente, tessera elettorale e via dicendo
Il Governo ci riprova: in dirittura d'arrivo un provvedimento che rilancerà il progetto con molte novità. La nuova Card incorporerà identità, sanità, codice fiscale ma anche patente, tessera elettorale e via dicendo

Si riaccendono le speranze dei sostenitori di un documento unico elettronico per i cittadini italiani. Ieri, il ministro all’Innovazione nella PA , Luigi Nicolais, ha infatti spiegato che la Carta di identità elettronica (CIE) si farà e sarà del tutto diversa da quella ipotizzata nella scorsa legislatura e naufragata per mancanza di fondi e di progetti condivisi.

Il nuovo documento, ha spiegato Nicolais, sarà il compimento dei processi di informatizzazione in corso nella Pubblica Amministrazione italiana: avrà infatti funzionalità multiple di accesso alle banche dati sostituendo in toto “carta di identità tradizionale, tessera sanitaria, codice fiscale ed eventualmente anche patente e carta elettorale”.

Nicolais in una intervista al Corriere delle Comunicazioni ha spiegato che la nuova CIE avrà durata decennale e costerà molto meno di quanto previsto dai progetti originari, 20 euro contro i 30-50 inizialmente ipotizzati.

Quanto ci vorrà? Qui ogni ipotesi è aperta ma a quanto pare Nicolais vede una strada spianata. “Ne ho già parlato con Amato, Turco e Visco – ha dichiarato – trovando rapidamente la massima disponibilità, tanto che ormai siamo molto avanti. Contrariamente a quanto si dice, c’è molta armonia e spirito di collaborazione tra i ministri”.

In questo processo di sviluppo dovranno trovare posto, evidentemente, serie riflessioni sul fronte della privacy . A suo tempo l’allora garante della privacy Stefano Rodotà aveva messo in guardia sui rischi di un “documento unico” leggibile da appositi lettori in dotazione presso la Pubblica Amministrazione: per tutelare il diritto del cittadino, aveva spiegato, è necessario che non venga mai meno il controllo sui dati contenuti nella CIE da parte dell’intestatario della card.

Proprio rispetto alla sicurezza dei dati , lo stesso Rodotà aveva parlato dei dati sanitari come di informazioni “sensibilissime” sulle quali, proprio per questo motivo, l’intestatario dovrà avere piena autonomia decisionale, per esempio nel decidere quali informazioni di quelle che lo riguardano debbano essere “caricate” sulla card.

Su questo fronte si sono in passato espressi più volte esperti di fama che in qualche caso hanno persino bocciato tout-court l’idea di una “card unica”, in quanto le problematiche di gestione sicura dei dati sarebbero tali da impedirne l’attuazione “senza che questo abbia delle conseguenze”.

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Pubblicato il
4 lug 2006
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