Il computer ottico vede l'alba?

Il computer ottico vede l'alba?

Uno scienziato statunitense sta lavorando ad un prototipo di computer che sfrutta una CPU ottica: i dati all'interno del chip si muovono grazie ad un apparato laser
Uno scienziato statunitense sta lavorando ad un prototipo di computer che sfrutta una CPU ottica: i dati all'interno del chip si muovono grazie ad un apparato laser

Los Angeles (USA) – Bahram Jalali , docente dell’ Università della California , sta lavorando ad un progetto che sembra avere le carte in regola per superare altre ricerche in questo ambito e trasformare la produzione di hardware informatico: CPU che sfruttano connessioni ottiche per operare ed effettuare le operazioni di calcolo, al posto dei tradizionali microcircuiti in rame o altri conduttori.

Una tale architettura, battezzata laser chip , potrebbe aumentare vertiginosamente la velocità dei calcolatori elettronici. “Eliminare la dipendenza dai metalli e sviluppare una CPU che sfrutti la comunicazione ottica”, ha detto Jalali, “è uno dei più grandi sogni della comunità scientifica, da sempre”.

Jalali ha già realizzato un prototipo funzionante di amplificatore ottico , nel 2004: il dispositivo, realizzato in silicio, è il componente fondamentale per creare reti ottiche all’interno di un microprocessore tradizionale. L’invenzione ha immediatamente attirato l’attenzione di grandi chipmaker come Intel : l’uso di fasci di luce, al posto di microconduttori, abbassa drasticamente i consumi elettrici .

Tuttavia, i processori “ottici” soffrono di un grande problema, almeno per il momento. Durante la sua attività di ricerca, Jalali ha scoperto che l’uso di luce all’interno di un processore può creare eccessi di calore . Il professore è comunque riuscito a risolvere questo problema, creando una tecnologia che rimuove il calore in eccesso e lo trasforma in elettricità.

Eventualmente, gli sviluppi nell’applicazione di questa tecnologia potrà portare a CPU parzialmente autoalimentate . Meno calore da dissipare e meno consumi elettrici significano sicuramente computer più efficienti e maggiormente ecocompatibili, ha spiegato Jalali: “Amplificazione ottica e consumi elettrici azzerati saranno la strada verso una vera e propria rivoluzione informatica”.

Difficile dire se sarà proprio il progetto di Jalali a trasformarsi nell’occasione che attendono sviluppatori e produttori di componenti informatiche, di certo contribuirà a mettere fretta a tutti coloro che, in varie parti del mondo, stanno inseguendo la medesima missione.

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Pubblicato il 26 lug 2006
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