Partito l'Hacker Journal italiano

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Esce oggi in 100mila copie un esperimento da tenere d'occhio, che trasporta sul supporto cartaceo le idee che tradizionalmente girano in digitale. In 32 pagine e 2 euro viene portato in Italia un magazine di successo all'estero
Esce oggi in 100mila copie un esperimento da tenere d'occhio, che trasporta sul supporto cartaceo le idee che tradizionalmente girano in digitale. In 32 pagine e 2 euro viene portato in Italia un magazine di successo all'estero

Roma – Sono numerosi i siti e gli smanettoni italiani che stanno collaborando alla riuscita di un nuovo esperimento mediatico, una rivista che da oggi viene diffusa in tutta Italia con una prima tiratura di 100mila copie. Si tratta di Hacker Journal, magazine che vuole diventare riferimento cartaceo per quelle opinioni, commenti, idee, trovate e soluzioni che tradizionalmente girano in digitale.

Da oggi partirà contestualmente anche il sito dedicato sul quale mentre scriviamo campeggia, per il momento, la sola copertina del primo numero della rivista. Il sito metterà a disposizione anche quella che viene definita “palestra”, un “luogo digitale” dove “impratichirsi” senza “far danni”.

Il titolo del magazine è decisamente ambizioso e tira in ballo direttamente la cultura hacker, quella che anima un’ampia comunità in continuo cambiamento ed evoluzione di smanettoni in tutto il mondo, la stessa che è alla base della costruzione della rete e delle sue tecnologie di punta.

La copertina di Hacker Journal Il primo numero, di 32 pagine, tratterà di argomenti che vanno dai virus ad Echelon, dal software copia-DVD a Shadow Security scanner.

A tentare l’operazione, con la collaborazione di realtà web come Bismark , Gnomixland e Ondaquadra , trascinando in Italia una rivista già nota e diffusa in Francia, è la Servizi Editoriali che propone Hacker Journal al costo di 2 euro.

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Pubblicato il 15 mag 2002
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