MVNO, la Spagna ha fatto tredici?

MVNO, la Spagna ha fatto tredici?

Tante sono le aziende che hanno ottenuto la licenza di operatore mobile virtuale. Ma il cammino degl MVNO è ancora tutto da percorrere, anche se ha fatto qualche passo in più rispetto all'Italia
Tante sono le aziende che hanno ottenuto la licenza di operatore mobile virtuale. Ma il cammino degl MVNO è ancora tutto da percorrere, anche se ha fatto qualche passo in più rispetto all'Italia

Madrid – Mentre l’Italia deve ancora assistere all’avvento degli MVNO (operatori mobili virtuali), anche se qualcosa si muove da alcuni mesi , in Spagna si corre di più: secondo quanto riferito da Cinco Dias , le nuove licenze concesse per servizi di telefonia mobile virtuale sono tredici.

La notizia pubblicata dal settimanale economico spagnolo riporta infatti che Tele2 e un’altra dozzina di aziende (tra cui non mancano, a fianco di operatori TLC come BT , anche brand della GDO come Carrefour ) hanno formalmente ottenuto la possibilità di diventare operatori di telefonia mobile virtuale. Tele2 e Grupo Corporativo ONO , in particolare, nello scorso mese di giugno avevano anticipato che, in quel periodo, avevano concrete possibilità di entrare operativamente nel mercato entro la fine dell’anno in corso.

Un novero, quello degli MVNO iberici, che potrebbe però allungarsi, e non di poco: l’Authority spagnola, infatti, conta oltre un centinaio di richieste di licenza, da parte di altrettante aziende. Secondo Carrie Pawsey, analista di Ovum , esiste però un problema di fondo: a fronte della formale autorizzazione ottenuta dai nuovi MVNO, esiste il muro costituito dagli operatori reali, verosimilmente poco accondiscendenti, in merito alla negoziazione commerciale della “locazione” delle proprie reti mobili. E la condizione attuale potrebbe rimanere in una fase di stallo senza la loro collaborazione, a meno che l’Authority spagnola non intenda intervenire fissando paletti favorevoli ai nuovi operatori virtuali.

Ciò che avverrà in Spagna potrebbe rappresentare, a breve termine, un anticipo di ciò che si verificherà nel nostro Paese. La situazione sopra descritta non è troppo lontana da quella attualmente vissuta dalle TLC italiane, che si trovano però in una fase leggermente più arretrata: nella nostra penisola, al contrario di quella iberica, ancora non si è parlato di licenze, mentre alcune aziende della GDO ( COOP e Conad ) hanno già avviato proprie trattative commerciali con gli operatori mobili, anticipando aziende TLC e Agcom .

Dario Bonacina

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Pubblicato il 29 ago 2006
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