Il re dello spam Jaynes fuori su cauzione

Il re dello spam Jaynes fuori su cauzione

Sarà libero fino alla sentenza definitiva. I suoi legali sfruttano un incongruenza delle leggi americane per salvarlo dal carcere. Il procuratore non ci sta e annuncia battaglia: lo vuole dietro le sbarre
Sarà libero fino alla sentenza definitiva. I suoi legali sfruttano un incongruenza delle leggi americane per salvarlo dal carcere. Il procuratore non ci sta e annuncia battaglia: lo vuole dietro le sbarre

Richmond (USA) – Jeremy Jaynes, arrestato nel 2003 e condannato nel 2004 a nove anni di reclusione, ma ne aveva rischiati 20 per spamming, è libero grazie all’azione dei suoi legali che sono riusciti ad ottenere la sua libertà dietro il pagamento di un milione di dollari di cauzione.

L’esito positivo di questa controffensiva legale operata da Jaynes ha il suo fulcro nella severa ma poco chiara legge anti-spam della Virginia che, come ha poi confermato il giudice distrettuale, non rispetta appieno le disposizioni del Primo Emendamento della costituzione.

Quindi per il periodo che intercorrà tra questa sentenza e il secondo grado di giudizio Jaynes sarà ancora in stato di libertà: libertà ottenuta anche grazie alle pressioni effettuate dalle potenti associazioni per i diritti civili della Virginia. Anche loro hanno invocato a gran voce quell’emendamento costituzionale che garantisce a chiunque la libertà di parola e parrebbe non essere in sintonia con il “Virginiàs Anti-spam Act”.

In ogni caso la vicenda di Jaynes appare tutt’altro che prossima alla fine: sia perchè la battaglia in tribunale è ancora lunga e sia perché Robert McDonnel, il procuratore che si occupa di questo caso, ha fatto intendere che si batterà affinchè la corte riveda questa decisione. Pertanto Jaynes potrebbe teoricamente finire in galera fino a quando non partirà l’appello.

Nel suo comunicato McDonnel denuncia le migliaia di dollari persi dai cittadini e dalle imprese dello stato ogni anno a causa delle frodi online. Inoltre tenta di riabilitare completamente la normativa anti-spam della Virginia, sostenendone la validità e la sua capacità di proteggere i cittadini a da reati come il furto d’identità e dai cybercriminali.

Nonostante ciò Jaynes, ritenuto da Spamhaus tra i dieci più pericolosi spammer del globo, può dormire sonni tranquilli. Per ora.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
8 set 2006
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