Seoul ricorre agli scienziati pensionati

Seoul ricorre agli scienziati pensionati

Il governo sudcoreano ricollocherà un gran numero di scienziati in pensione per portare innovazione nelle piccole e medie imprese nazionali. Riceveranno un salario di circa 2000 euro al mese
Il governo sudcoreano ricollocherà un gran numero di scienziati in pensione per portare innovazione nelle piccole e medie imprese nazionali. Riceveranno un salario di circa 2000 euro al mese

Seoul – Essere la patria di giganti tecnologici come LG e Samsung è difficile: le aziende più grandi sono avide di giovani ricercatori , lasciando poche briciole per le piccole e medie imprese presenti sul territorio. È quanto sta avvenendo in Corea del Sud, tigre asiatica che cavalca l’onda dell’industria tecnologica mondiale. Il governo ha perciò deciso di ricollocare un cospicuo numero di scienziati in pensione , mettendoli a disposizione delle aziende più piccole.

L’80% dei salari verrà corrisposto direttamente dalle casse dello stato, mentre il 20% sarà a carico delle singole imprese coinvolte nel programma. Per il momento, l’esercito dei “saggi anziani” verrà dislocato in almeno 282 compagnie presenti sul territorio sudcoreano. I contratti per i “pensionati” ripescati dal governo, secondo fonti ufficiali, avranno validità annuale e saranno rinnovabili a seconda dei casi. La busta paga mensile sarà pari a 2000 euro circa.

Gli scienziati, d’età compresa tra i 60 ed i 70 anni, dovranno occuparsi del rinnovamento scientifico e tecnologico di vari settori industriali: dalla progettazione di reattori nucleari fino alla creazione di componenti chimici. Sul quotidiano locale Joong Ang Daily si legge che l’iniziativa ha riscosso un successo eccezionale: “Il numero di scienziati ed aziende intenzionate a rientrare nel programma ministeriale”, ha dichiarato un portavoce del Ministro della Scienza di Seoul, “è stato maggiore del previsto”. Il notiziario BetaNews parla esplicitamente di “scienziati riciclati”: la mossa del governo sudcoreano, sicuramente insolita, è tuttavia essenziale.

Questo perché la Corea del Sud sta attraversando una rapida transizione economica: da paese con mano d’opera a basso costo, specializzato nell’assemblaggio di prodotti commissionati da aziende estere, il paese sta diventando un esportatore di tecnologie innovative ed all’avanguardia. L’ industria robotica sudcoreana , ad esempio, è tra le più sviluppate di tutto il pianeta.

In Corea del Sud le opportunità di lavoro per un ricercatore scientifico non sono certamente poche: una congiuntura demografica sfavorevole, causata soprattutto dal rapido invecchiamento della popolazione, ha portato ad una carenza sistematica di nuove leve da inserire negli apparati di ricerca e sviluppo delle aziende locali.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
8 set 2006
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