USA, a caccia di reclute col videogame

USA, a caccia di reclute col videogame

Si può convincere un ragazzino ad arruolarsi riempiendolo di videogiochi che esaltano la vita militare e le azioni di guerra? Lo spera l'esercito americano, che ha appena annunciato un accordo con Epic Games. I dettagli
Si può convincere un ragazzino ad arruolarsi riempiendolo di videogiochi che esaltano la vita militare e le azioni di guerra? Lo spera l'esercito americano, che ha appena annunciato un accordo con Epic Games. I dettagli


Washington (USA) – Sembra proprio che le mostrine abbiano perso il fascino d’un tempo. Per convincere i giovani americani ad arruolarsi nell’esercito, lo US Army sembra infatti decisa a provarle tutte, compresa la creazione di alcuni videogiochi che siano in grado di trasmettere messaggi ed emozioni più efficacemente di quanto potrebbe fare qualsiasi altro spot alla “I want you”.

In collaborazione con Epic Games , l’esercito USA sta sviluppando una serie di giochi per PC denominati “America’s Army” che verranno distribuiti gratuitamente attraverso Internet e, su CD-ROM, a scuole, riviste e manifestazioni.

I primi due giochi, che usciranno questa estate, si intitolano “Soldiers” e “Operations”: il primo è un gioco di ruolo strategico in cui il giocatore assume l’identità di una recluta e intraprende, attraverso un duro allenamento, la carriera militare. Il secondo gioco è invece più simile ad un classico sparatutto in soggettiva in cui vengono simulate missioni di guerra ed altre più o meno eroiche azioni militari. Rimane solo un dubbio: chi saranno i “cattivi”?

A dimostrazione di quanto lo US Army faccia sul serio, in occasione del lancio di Operations attiverà una rete di 140 server per consentire il gioco multiplayer e l’aggiornamento del software con nuovi scenari e missioni.

E così, dopo anni di polemiche sulla violenza dei videogiochi – qualcuno ricorderà ancora i lunghi dibattiti suscitati, anni fa, da titoli come Doom e Duke Nukem 3D – a far imbracciare le armi ai ragazzini questa volta sarà un’istituzione governativa come il Dipartimento della Difesa americano. Pare fra l’altro che i giochi saranno infarciti dei leggendari insulti urlati dagli istruttori alle nuove reclute. E d’altronde, si tratta o no di una simulazione?

Lo US Army – che già finanzia borse di studio in cambio di anni di militare – si è detta convinta che attraverso i suoi giochi i ragazzi in età di arruolamento, tipicamente compresa fra i 17 e i 24 anni, “potranno capire meglio quanto sia piacevole la vita militare scrollandosi di dosso ogni stereotipo sull’esercito”. L’obiettivo è evidentemente quello di aumentare le richieste di arruolamento puntando su una visione militarista dell’edutainment.

Viene da chiedersi se i generali statunitensi già non sappiano che a quei ragazzini là fuori basta un joypad per massacrare orde di marines con un solo fucile a pompa, far fuori orridi mostri con una granata ben piazzata o far cadere il regime nazista nel giro di qualche ora. Altro che reclute…

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Pubblicato il 24 mag 2002
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