Armonk (USA) – Prima di debuttare nel settore per cui è stato originariamente progettato, quello delle console da gioco, il processore Cell è pronto a farsi strada nel mondo aziendale. Lo farà a bordo del nuovo server BladeCenter QS20 di IBM , il primo computer di Big Blue basato sul Cell Broadband Engine ( Cell BE ).
QS20 è apparentemente il secondo sistema al mondo , dopo il cluster CTES di Mercury Computer Systems , ad abbracciare la nuova generazione di CPU sviluppata da IBM, Sony e Toshiba . Nel prossimo futuro sia Mercury (partner di IBM) che i tre genitori di Cell contano di portare l’innovativo chip in una gamma sempre più ampia di sistemi , dalle workstation grafiche ai server enterprise.
IBM descrive QS20 come un server blade ad alte prestazioni capace di svolgere elaborazioni grafiche anche molto gravose: tra i campi d’utilizzo il colosso di Armonk cita quello medicale, aerospaziale, militare, cinematografico e petrolifero.
Versioni preliminari di QS20 sono già state testate da aziende americane, europee e asiatiche. Tra i nuovi utilizzatori vi sono l’Università inglese di Manchester, che utilizzerà il blade Cell-based per calcoli relativi alla bioinformatica, alla modellazione molecolare e all’ingegneria, e il noto istituto tedesco Fraunhofer, che si avvarrà invece di QS20 per sviluppare sistemi di visualizzazione matematici e medicali.
QS20 è già disponibile come parte del System Cluster 1350 di IBM, un cluster di server Linux-based che può raggiungere le performance di un tipico supercomputer.
I blade QS20 potrebbero anche essere impiegati da IBM come nodi del nuovo supercomputer di classe petaflops che, annunciato pochi giorni fa, avrà come sua caratteristica peculiare quella di utilizzare un misto di processori Opteron e Cell.