Le pressioni della BSA su Bruxelles

Le pressioni della BSA su Bruxelles

L'alleanza del software e gli altri produttori chiedono all'Unione Europea nuove norme contro la pirateria e per il diritto d'autore. Non bastano quelle esistenti?
L'alleanza del software e gli altri produttori chiedono all'Unione Europea nuove norme contro la pirateria e per il diritto d'autore. Non bastano quelle esistenti?


Roma – 4,5 miliardi di euro. A tanto arrivano ogni anno le perdite che i produttori europei lamentano nei settori della musica, del software professionale, dell’audio-video e dei videogiochi. 4,5 miliardi di euro che gli interessati calcolano sia il valore del fiorente “mercato nero” di prodotti pirata, che toglierebbe spessore al mercato legale.

Mentre continuano a calare i profitti collegati al mercato “tradizionale” della musica nel mondo, in un momento bollente per la lotta contro i pirati informatici in Europa e non solo, produttori e associazioni hanno chiesto all’Unione Europea nuove misure e nuove normative contro la pirateria, informatica e non.

Da Madrid, in occasione di un seminario organizzato dalla presidenza della UE, si chiede che alle normative attuali, che già ampiamente non solo condannano la pirateria ma attestano in tutta Europa un diritto d’autore forte e chiaro, si aggiungano nuove misure da inserire in una prossima direttiva.

Nello specifico, rappresentanti dell’alleanza americana Business Software Alliance e di altri gruppi hanno chiesto quattro misure:

1. Istituzione del SID (Source Identification Code) obbligatorio. Si tratta di un codice che dovrebbe essere apposto sui prodotti venduti e che consentirebbe di ricostruire la “storia commerciale” del prodotto. Una sorta di “denominazione di origine controllata”.
2. Sanzioni più elevate che possano fungere da deterrente “reale”. Si richiedono multe più pesanti e richieste danni più imponenti ai “pirati” riconosciuti tali dai tribunali.
3. Presunzione della titolarità del copyright, una misura che dovrebbe rendere più semplice perseguire i pirati in tribunale.
4. Identificazione del produttore o distributore delle copie illegali con l’introduzione di un “diritto di informazione”.

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Pubblicato il
27 mag 2002
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