In bilico il destino di Blu

In bilico il destino di Blu

Anthill presenta la propria offerta formale di acquisto. Dalla sua ha le parole pronunciate dal commissario europeo Monti. Contro, quelle del ministro Gasparri
Anthill presenta la propria offerta formale di acquisto. Dalla sua ha le parole pronunciate dal commissario europeo Monti. Contro, quelle del ministro Gasparri


Roma – Blu finirà nelle mani di Anthill? Mai come in queste ore il destino dell’operatore mobile è apparso incerto dopoché il commissario europeo Mario Monti ha espresso forti riserve sull’ipotesi di acquisto in toto dell’azienda da parte di TIM e del successivo spezzatino . Il tutto mentre Anthill si è formalmente proposta per l’acquisto di Blu, ipotesi già bocciata a sua volta dal ministro delle TLC Maurizio Gasparri.

Nicola Picenna, presidente del consorzio Anthill, si è presentato agli azionisti di Blu consegnando una proposta di acquisto della quale si sa ancora ben poco. Un acquisto “in blocco” che almeno in apparenza potrebbe ridare fiato all’operatore mobile, sebbene sia in questa fase impossibile approfondire le ricadute sull’occupazione e sulla posizione di mercato qualora l’operazione andasse in porto.

A favore della mossa di Anthill c’è la presa di posizione di Monti, che ha spiegato come dopo l’acquisto di Telecom Italia da parte di Pirelli, la Edizioni Holding che ha quote in Telecom avrebbe dovuto cedere rapidamente le proprie quote in Blu. Da questo ne discendeva che prima di poter spezzare Blu la società avrebbe dovuto richiedere il parere di Bruxelles che non è mai stato chiesto.

Monti ha in pratica bloccato l’operazione spezzatino invitando i soci di Blu a valutare più approfonditamente le offerte provenienti dal mercato delle TLC, come quella di Tele2 e, appunto, di Anthill.

Sulla strada all’acquisto di Blu da parte di Anthill, però, c’è il “veto” preannunciato dal ministro delle TLC Maurizio Gasparri, secondo cui “non sarà data nessuna licenza a chi non ha i requisiti, su questo non ci sono dubbi”, con un esplicito riferimento proprio al Consorzio di Picenna o all’offerta di acquisto solo parziale di Tele2. Gasparri pare peraltro ritenere che in Italia più di tre operatori mobili sul mercato non possono trovare sufficiente spazio…

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Pubblicato il 29 mag 2002
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