Augusta (USA) – “Immagina che sei in chiesa e ti viene il desiderio di donare, però non hai contanti e neppure gli assegni. Ora puoi donare utilizzando la tua carta di credito, grazie a SecureGive”. Si presenta così il sito del “nuovo modo di dare” che pare trovare sempre maggior credito presso parrocchie di mezz’America e che si basa, essenzialmente, su un semplice sistema informatico e telematico.
BoingBoing ne parla come di un POS per chiese ma per padre Marty Baker della Stevens Creek Community Church e per sua moglie è ora una importante fonte di reddito: sono loro due ad aver avviato la società che piazza SecureGive in tutti gli Stati Uniti.
In un articolo del Los Angeles Times si legge che queste macchine sono diffuse ormai da un paio d’anni e proprio grazie alla facilità d’uso: una “strisciatina” e il gioco è fatto, le donazioni si moltiplicano. Se nella tradizionale fessura per monetine ci finiscono in genere, appunto, monetine, nel POS ecclesiale c’è tutta la potenzialità di un conto corrente bancario collegato alla carta di credito. “È davvero come un ATM per Gesù”, ha dichiarato Baker al giornale californiano.
I parroci interessati hanno un’ampia libertà di scelta: c’è il POS “standard” ma anche il chiosco personalizzato . Il costo? Solo 5mila dollari, con abbonamento di assistenza da 50 dollari al mese in su.