PC a casa? 50 attacchi per notte

PC a casa? 50 attacchi per notte

La BBC scopre con una inchiesta lunga un mese che in effetti i tentativi di incursione portati avanti via Internet sono numerosissimi. E avverte chi non lo sa. Nel fuoco delle polemiche finisce Google Code Search
La BBC scopre con una inchiesta lunga un mese che in effetti i tentativi di incursione portati avanti via Internet sono numerosissimi. E avverte chi non lo sa. Nel fuoco delle polemiche finisce Google Code Search

Londra – Quante volte in una notte un PC acceso e collegato ad Internet da una postazione domestica può essere oggetto di attacchi informatici, dal port scanning a veri e propri tentativi di intrusione? Secondo la BBC almeno 50 volte . Quasi a voler confermare uno studio del governo di Londra secondo cui tra gli inglesi la paura di attacchi informatici oggi supera quella di subire rapine in casa, la celebre emittente britannica ha dato in pasto a cracker e affini un proprio PC per un mese. Connesso ad Internet tutte le notti, il PC su cui girava Windows è stato attaccato mediamente ogni 15 minuti.

Secondo il Guardian gli attacchi subiti dal PC che, va detto, era privo di protezioni, comprendono : tentativi di penetrazione, worm e port scanning. Sono stati anche registrati spyware e attività compiute da terzi attraverso computer non protetti infettati da remoto (zombie). Tutto questo per dire che ha ragione Symantec quando afferma che l’80 per cento di tutte le aggressioni informatiche sono rivolte contro computer domestici. Il servizio BBC sulle paure nutrite dagli utenti britannici è disponibile a questo indirizzo .

Ma, ad aggiungere pepe sul fronte Sicurezza, in questi giorni sta montando anche una vivace polemica su Google Code Search , l’ultimo gioiellino prodotto da BigG e dedicato a facilitare la ricerca di codice sorgente pubblicato online. Secondo alcuni esperti, il nuovo giochino, piuttosto efficace nel trovare il codice ricercato, è un tool pericoloso nelle mani dei cracker: può essere anche utilizzato per individuare bug nel software distribuito in rete, scovare password e persino accedere a codice proprietario che non è destinato come tale alla divulgazione.

Lo strumento funziona “troppo” bene? La polemica appare stantia a molti: il Code Search altro non è che una facilitazione. Ma da sempre il search di Google in mani sapienti può essere usato per individuare materiale “delicato”. Non è certo la prima volta che un nuovo servizio di Google viene considerato pericoloso perché può essere usato in modo distorto, proprio come qualsiasi utensile da cucina. Per approfondire la questione “Code Search” vedi anche questo articolo di SecurityFocus . Chi invece vuole sapere tutto dell’esperimento della BBC può partire da questo post di Slashdot .

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Pubblicato il 10 ott 2006
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