UK, la bufala meno bufala che c'è

UK, la bufala meno bufala che c'è

La polizia britannica sta cercando di contattare via email più di 2mila persone i cui dati sono stati sottratti da alcuni computer grazie a dei trojan. Ma - dicono i cybercops - la gente cestina l'email pensando sia fasulla
La polizia britannica sta cercando di contattare via email più di 2mila persone i cui dati sono stati sottratti da alcuni computer grazie a dei trojan. Ma - dicono i cybercops - la gente cestina l'email pensando sia fasulla

Londra – La polizia britannica sta cercando di superare un singolare problema di comunicazione affidandosi a giornali e siti web per diffondere una notizia che avrebbe voluto comunicare direttamente via email agli interessati.

A quanto pare, un non meglio specificato servizio web americano del quale si sono serviti almeno 2.300 cittadini inglesi sarebbe stato bucato grazie al trojan “Haxdoor” che, aprendo backdoor nel sistema, avrebbe consentito a ignoti cracker di prendere possesso di dati delicati, comprese password bancarie e informazioni sulle carte di credito.

Disponendo dell’elenco dei cittadini “a rischio”, la polizia ha deciso di inviar loro un’email in cui chiedono esplicitamente di mettersi in contatto con le forze dell’ordine per mettersi al riparo da furti di identità e sottrazioni di denaro. “È troppo presto per capire come i computer siano stati infettati – spiegano i cybercop britannici – ma ci sono migliaia di utenti nel mondo i cui computer sono stati compromessi e i cui dati sono stati rubati”.

A quanto pare gli avvertimenti mandati via email non funzionano in molti casi. “Ci appelliamo a chiunque abbia avuto un’email dai nostri agenti – spiega un portavoce della polizia – di mettersi in contatto. Ci sono delle misure di sicurezza che le persone devono adottare ma molti ignorano le email perché pensano che si tratti di una bufala”.

Va detto che sull’intera operazione vige, almeno per ora, uno stretto riserbo: non si sa quale sia il servizio informatico colpito né quali siano le istituzioni creditizie e i provider che stanno collaborando con la polizia per la soluzione del caso.

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Pubblicato il
12 ott 2006
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