USA, nuovo crackdown sul pedoporno online

USA, nuovo crackdown sul pedoporno online

Un'operazione guidata dal Dipartimento di Giustizia ha portato all?arresto di più di cento persone, colpevoli di utilizzare un sito web per acquistare materiale pedopornografico in rete
Un'operazione guidata dal Dipartimento di Giustizia ha portato all?arresto di più di cento persone, colpevoli di utilizzare un sito web per acquistare materiale pedopornografico in rete

Washington (USA) – Ancora arresti per possesso di materiale pedo-pornografico in rete. Stavolta in manette sono finiti insegnanti, ufficiali della dogana e agenti di polizia. Mercoledì scorso, riporta l’agenzia di stampa Reuters , un’operazione di polizia coordinata tra il Dipartimento di Giustizia e la U.S. Immigration and Customs Enforcement si è conclusa con 125 arresti in tutto il paese.

Le accuse rivolte alle persone ora in carcere sono focalizzate sull’utilizzo di un servizio commerciale su web grazie al quale hanno avuto accesso a materiale video e immagini di natura pornografica , in cui sono ritratti ragazzi giovani e bambini coinvolti in attività sessuali con adulti, secondo quanto descritto dalle fredde e asettiche dichiarazioni dei federali fatte seguire alla conclusione della faccenda.

Gli arrestati sono stati individuati dopo l’esecuzione di ordini di perquisizione nei PC di 225 persone titolari di un account sul sito web incriminato che han fatto registrare accessi plurimi nel 2005 e nel 2006.

Il procuratore Christopher Christie, durante una conferenza stampa tenuta a Newark nel New Jersey dopo la conclusione dell’operazione (nome in codice Emissario ), ha dichiarato che “questo caso è la chiara dimostrazione che questi pedofili si sbagliano di grosso se credono che Internet gli garantisca l’anonimato”.

Tra gli arrestati ci sono agenti di forze dell’ordine, personale militare, un ufficiale della polizia doganale e un ricercatore di una compagnia farmaceutica. Tra questi, diversi soggetti erano sotto investigazione o erano già stati condannati per pornografia. Ora rischiano una sentenza che li condanni a 20 anni di carcere e multe pesantissime .

Ultimo in ordine di tempo di una serie quasi infinita di casi , la pedopornografia continua a legare il proprio nome alla rete e alla sua capacità di essere strumento dall’accessibilità senza pari. Un pericolo anche per le libertà digitali: troppo spesso il fenomeno del pedoweb ha condizionato pesantemente le normative relative ad Internet.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 ott 2006
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