Via il vecchio codice da Windows

Via il vecchio codice da Windows

Ad affermarlo è il boss della sicurezza di Microsoft, che sostiene la necessità di ripulire Windows dalle parti di codice più vecchie e insicure
Ad affermarlo è il boss della sicurezza di Microsoft, che sostiene la necessità di ripulire Windows dalle parti di codice più vecchie e insicure


Redmond (USA) – L’iniziativa trustworthy computing con cui Bill Gates, all’inizio dell’anno, ha voluto dimostrare la buona volontà di Microsoft nel seguire nuove e più convincenti strategie di sicurezza del software, ha avuto come prima applicazione concreta la revisione , nell’arco di quattro mesi, dell’intero codice di Windows. Ora Microsoft sembra ammettere che questa operazione, che ha portato alla scoperta di oltre 30 vulnerabilità di sicurezza, potrebbe non bastare: Windows sarà davvero sicuro, secondo il colosso di Redmond, quando ci si potrà sbarazzare di buona parte del vecchio codice.

Ad affermarlo è Steve Lipner, director of security assurance di Microsoft e responsabile dell’iniziativa trustworthy computing, che in una recente intervista ha spiegato come la prossima fase della colossale revisione del codice di Windows vedrà l’eliminazione o la disattivazione di default di alcune delle funzionalità più obsolete e meno utilizzate di Windows.

Sebbene Microsoft avesse già contemplato una tale evenienza, il problema della potatura dei “rami secchi” di Windows è emersa con maggior urgenza dopo che la scorsa settimana si è scoperto un nuovo bug di Internet Explorer (il cui codice è integrato in quello di Windows) nel client che gestisce le connessioni Gopher, un protocollo vecchio di dieci anni e utilizzato ormai solo da pochissimi utenti in tutto il mondo.

Mettere le mani all’interno del codice di Windows – composto da oltre 50 milioni di linee di programma – non è però una passeggiata, specie quando si tratta di tagliarne alcune parti e ricucire il tutto.

In Microsoft, quest’anno, le vacanze sembrano lontane.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 giu 2002
Link copiato negli appunti