Regno Unito, controlli biometrici nei pub

Regno Unito, controlli biometrici nei pub

Londra vara un progetto per l'installazione di scanner biometrici all'entrata dei pub: le impronte digitali degli avventori verranno utilizzate per tenere alla larga gli etilisti molesti
Londra vara un progetto per l'installazione di scanner biometrici all'entrata dei pub: le impronte digitali degli avventori verranno utilizzate per tenere alla larga gli etilisti molesti

Londra – Come evitare che un alcolista molesto entri dentro un pub e combini qualche guaio? Basta poterlo identificare. Un processo reso ancora più facile dalle tecnologie biometriche che il governo britannico inizierà a sperimentare all’interno dei locali pubblici: gli avventori dovranno rilasciare le proprie impronte digitali e sapranno in tempo reale se sono ospiti benvenuti o meno.

La notizia arriva da The Register , che parla della sperimentazione di questo nuovo metodo di sorveglianza sociale. Il sistema utilizza tecnologie sviluppate da Creative Code , un’azienda britannica, ed ha un funzionamento piuttosto semplice.

Le impronte rilevate tra i clienti di un locale vengono confrontate in tempo reale con un archivio centralizzato contenente i dettagli biometrici delle persone non gradite – una vera e propria “lista nera” di soggetti noti alle autorità per episodi di ubriachezza molesta. Il costo dell’intero apparato di macchine necessarie ad effettuare i controlli, secondo fonti locali, si aggira attorno alle 6mila sterline, che saranno interamente rimborsate dal governo.

I distretti comunali finora coinvolti nella sperimentazione del sistema sono almeno quattro: Yeovil, Coventry, Hull, Sheffield. In futuro sarà anche il turno di Nottingham: “La gestione del sistema costa soltanto 1,50 sterline al giorno”, dicono gli osservatori del Register, “e tutti sembrano supportare questa idea della biometria da pub”. I locali che aderiscono al programma di sperimentazione godono infatti di alcune facilitazioni da parte dell’amministrazione comunale, che in nome del maggiore controllo permettono orari d’apertura prolungati.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
24 ott 2006
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