Iran, attivo il primo operatore mobile privato

Iran, attivo il primo operatore mobile privato

Sulla scena del paese mediorientale fa il suo ingresso un nuovo gestore, unico concorrente dell'operatore di stato
Sulla scena del paese mediorientale fa il suo ingresso un nuovo gestore, unico concorrente dell'operatore di stato

Teheran – Gli utenti di telefonia mobile dei mercati occidentali sono per lo più abituati ad avere a che fare con operatori privati. In molti Paesi però non esistono o hanno appena debuttato. È il caso di Irancell , primo gestore mobile privato, operante in Iran dal 21 ottobre.

Irancell è un operatore privato locale, nel cui capitale accoglie una partecipazione del 49% dell’operatore sudafricano MTN (noto nel mondo alcuni anni fa per il servizio che permetteva l’invio di SMS gratuiti da web), che si è aggiudicato la seconda licenza disponibile nel mercato mobile iraniano, rilevata da Turkcell.

Il nuovo operatore TLC, unico concorrente dell’azienda di telefonia mobile di Stato, si pone l’ambizioso obiettivo di raggiungere un milione di utenti entro la fine del 2006 e 2,3 milioni di abbonati entro la primavera 2007. Un altro traguardo che il business plan di Irancell vuole considerare a portata di mano, è quello di riuscire in breve tempo ad avere un’offerta per l’utenza prepagata. In questi primi giorni l’azienda ha distribuito sul mercato 350mila SIM.

La copertura della rete del gruppo comprende la capitale, Teheran, e le città di Mashad e Tabriz. Nelle prossime due settimane Irancell prevede di raggiungere Sari e Karaj, continuando la sua espansione allargandola fino a 70 città, obiettivo da raggiungere entro marzo 2007.

“Il mercato della telefonia mobile iraniano ha un potenziale elevato e speriamo di raggiungere nei tempi previsti tutti gli obiettivi prefissati” dichiara Phuthuma Nhleko, CEO di MTN. Le previsioni si basano sulla considerazione che su una popolazione di 70 milioni di abitanti il 20% dovrebbe diventare utente di telefonia mobile in capo a due o tre anni. Irancell si aspetta di arrivare ad una quota di mercato del 30%.

D.B.

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Pubblicato il
24 ott 2006
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