Si potrà riciclare la plastica dei PC

Si potrà riciclare la plastica dei PC

Non ci sono solo metalli pesanti e rivestimenti inquinanti nei rifiuti elettronici: le molte diverse plastiche utilizzate non vengono riciclate. Fino ad ora
Non ci sono solo metalli pesanti e rivestimenti inquinanti nei rifiuti elettronici: le molte diverse plastiche utilizzate non vengono riciclate. Fino ad ora

Berlino – In Germania ogni anno si producono due milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, un quinto dei quali sono composti da plastiche di diverso tipo. Plastiche il cui riciclaggio è complesso, al punto che per buona parte non avviene, nonostante le direttive europee in materia. Ora però le cose potrebbero cambiare.

Viene infatti accreditato come risolutivo il processo CreaSolv brevettato dal Fraunhofer Institute tedesco, sviluppato assieme ad alcuni produttori tedeschi e che, nel complesso, sarebbe in grado di portare al riciclaggio del 95 per cento di tutte le plastiche usate nei PC, nei telefonini e via dicendo.

Stando a quanto riportato da Alpha Galileo , infatti, CreaSolv consente il riciclaggio anche di plastiche che contengono sostanze estremamente tossiche ed altri inquinanti: il prodotto finale è una plastica utilizzabile allo stesso modo di plastiche avanzate di prima produzione. A considerare il processo il migliore in circolazione è WRAP , l’organizzazione non profit britannica dedicata alla riduzione dei rifiuti, in special modo quelli derivanti dai prodotti tecnologici.

Il funzionamento del sistema lo spiega Andreas Maurer, che dirige il dipartimento del Fraunhofer che ha sviluppato la nuova tecnologia: “Prima di tutto i dispositivi vengono scomposti in uno stabilimento centrale, poi vengono separati i circuiti integrati e i metalli. Rimane un insieme di fibre, plastiche, legno e schiume. I polimeri riciclabili vengono rimossi dalla mescola generale con un solvente particolare a ridotto impatto ambientale. Gli inquinanti e le sostanze pericolose non solubili vengono a quel punto separate, anche perché c’è un mercato anche per quelle nell’industria chimica”.

A quanto pare WRAP intende acquisire le licenze della tecnologia per esportarla nel Regno Unito.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
25 ott 2006
Link copiato negli appunti