gNewSense è l'Ubuntu per puristi

gNewSense è l'Ubuntu per puristi

La nuova distribuzione Linux è nata in seno ad un progetto sponsorizzato da Free Software Foundation. Gli autori hanno preso il codice di Ubuntu e lo hanno epurato da ogni traccia di codice proprietario
La nuova distribuzione Linux è nata in seno ad un progetto sponsorizzato da Free Software Foundation. Gli autori hanno preso il codice di Ubuntu e lo hanno epurato da ogni traccia di codice proprietario

Boston (USA) – In un mondo, quello open source, dove ogni mese nascono e muoiono decine di distribuzioni di Linux, non stupisce che gNewSense 1.0 sia passata quasi inosservata. Ciò che pèrò distingue questa nuova distro è la sponsorizzazione di Free Software Foundation ( FSF ), la celebre organizzazione che da oltre vent’anni promuove il software libero e le licenze GNU.

La distribuzione è sostanzialmente una riedizione di Ubuntu da cui sono stati eliminati tutti i componenti proprietari , inclusi driver, codec, tool e applicazioni. Creata dagli sviluppatori irlandesi Brian Brazil and Paul ÒMalley, gNewSense ubbidisce in pieno ai principi ideologici di FSF , che come noto non ammettono promiscuità tra codice open e closed source.

“Sulla base della nostra prospettiva filosofica abbiamo voluto creare una distribuzione GNU/Linux in cui l’utente ha accesso ai sorgenti di tutto il software del sistema, dal cuore del kernel fino ad arrivare alle applicazioni desktop di uso quotidiano”, hanno spiegato i due papà di gNewSense.

Oltre ad aver rimosso da Ubuntu tutti i pacchetti e i moduli proprietari, e ad aver aggiunto all’installazione standard alcuni software GNU come Emacs e GCC, Brazil e ÒMalley hanno estromesso dalla propria distro anche i link ai repository contenenti software closed source e il tool proprietario Launchpad di Ubuntu.

Se gNewSense è stata annunciata da FSF con note entusiatiche, nella comunità di Ubuntu c’è chi non ha esitato a definire la nuova distro “un clone monco di Ubuntu” . I critici più severi ritengono che il lavoro del progetto gNewSense sia inutile e ridontante , e che gli autori avrebbero fatto meglio a collaborare direttamente con il progetto Debian, sul cui codice Ubuntu si fonda e la cui filosofia è molto vicina a quella di FSF. “Molto vicina”, ha però ricordato qualcuno, non significa uguale: al contrario di quanto deciso un tempo, oggi anche Debian ha accettato di includere nel kernel di Linux alcuni firmware proprietari e di offrire nei propri repository software closed source.

Va detto che oggi una buona fetta del mondo open source reputa le posizioni di Richard Stallman , fondatore di FSF e pioniere del concetto di copyleft , intransigenti e utopistiche. Uno dei terreni di scontro tra i puristi del software libero e i membri più pragmatici del movimento open source è la nuova licenza GPL3 , che FSF conta di approvare entro la fine del prossimo anno.

L’immagine del CD live di gNewSense 1.0 può essere scaricata dal sito del progetto .

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
6 nov 2006
Link copiato negli appunti