Virgilio batte cassa ai webmaster

Virgilio batte cassa ai webmaster

Il motorone italiano spera di convincere aziende e altri soggetti a tirar fuori importanti somme per essere inseriti presto e bene nei suoi indici. Rimane gratuita la segnalazione di un sito, che non offre però le stesse garanzie
Il motorone italiano spera di convincere aziende e altri soggetti a tirar fuori importanti somme per essere inseriti presto e bene nei suoi indici. Rimane gratuita la segnalazione di un sito, che non offre però le stesse garanzie


Roma – Costa 149 euro più Iva all’anno, ma solo perché è un prezzo speciale fino al 30 settembre di quest’anno, l’adozione del servizio “Siti italiani” proposto da Virgilio nel suo Webmaster Club. Dopo quella data la somma salirà a quota 199 euro.

Il più celebre fra i motori italiani, dunque, ha deciso di ricorrere a formule a pagamento che stanno suscitando un certo dibattito dentro e fuori da Usenet e soprattutto tra i webmaster, i più direttamente interessanti a novità di questo genere.

Nel caso di “Siti italiani”, Virgilio offre per quella cifra il “diritto di segnalare le informazioni relative al sito”, garanzia di inserimento del sito nelle directory di Virgilio, la sicurezza dell’inserimento entro 5 giorni lavorativi, la “presenza e ricercabilità all’interno della/e Directory attribuite in fase di recensione (senza garanzie di priorità di ranking nella ricerca)” nonché la possibilità di effettuare modifiche alla URL e alle informazioni personali inserite per tutta la durata dell’abbonamento. Solo per tre volte, invece, si possono cambiare le altre info relative al sito, con la redazione di Virgilio che mantiene il diritto di “effettuare autonomamente modifiche”.

Ma Virgilio Presenza offre anche il servizio Siti Aziendali. Qualche gadget in più con il canone che rimane a 149 euro più Iva fino a fine settembre. Poi salirà anche in questo caso a 199 euro più Iva.

Più pesante la bolletta per l’inserimento di siti di Shopping, che dovranno pagare 299 euro più Iva (o 399 dopo fine settembre).

Va detto che Virgilio specifica come la segnalazione di un sito rimane in sé gratuita e sottolinea come non spendere significhi però essere esclusi da una serie di servizi “a valore aggiunto”, come s’usa dire…

Nei giorni scorsi anche Libero.it ha lanciato una serie di servizi a pagamento. E la stessa mossa di Virgilio è stata pensata anche da alcuni motori e indici internazionali: un bel cambiamento rispetto ai tempi in cui la completezza degli indici non la pagavano i webmaster ma la ricercavano in primis proprio i motori che volevano affermarsi sulla rete.

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Pubblicato il
17 giu 2002
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