Su server e workstation Intel vuole le DDR

Su server e workstation Intel vuole le DDR

Intel ha intenzione di abbandonare il supporto alle memorie di Rambus sulla sua futura generazione di chipset per server e workstation
Intel ha intenzione di abbandonare il supporto alle memorie di Rambus sulla sua futura generazione di chipset per server e workstation


Santa Clara (USA) – Mentre Rambus è impegnatissima nel rilasciare memorie sempre più “pompate” e veloci, Intel sembra decisa ad estromettere la sua partner dal una importante fetta del mercato dei PC. Dalla nuova roadmap di Intel si apprende infatti che la prossima generazione di chipset dedicati al mercato dei server e delle workstation supporteranno unicamente l’architettura di memoria DDR a scapito di quella RDRAM di Rambus.

Sebbene le RDRAM siano considerate – a causa della maggiore ampiezza di banda offerta – le memorie più adatte per le applicazioni di fascia più alta, le priorità di Intel sembrano essere – secondo alcuni analisti – l’abbattimento dei costi e l’incremento della scalabilità. Uniformando la sua offerta su di un solo tipo di memoria, Intel dà infatti alle aziende la possibilità di acquistare sistemi molto economici che possano poi essere potenziati con il crescere delle esigenze.

Nel segmento dei server Intel ha in progetto il rilascio del chipset DDR i8870 che accompagni l’uscita sul mercato del processore Itanium 2. Il big di Santa Clara aggiungerà poi il supporto alle memorie DDR200 agli attuali chipset per Itanium.

Nel segmento delle workstation Intel rimpiazzerà il core dei processori Xeon con il nuovo E7505 in grado di supportare le DDR266, supporto che verrà poi esteso a tutti i chipset che si avvarranno del front-side bus a 533 MHz introdotto con i più recenti Pentium 4.

Per quanto riguarda il settore desktop Intel non ha invece in mente particolari sorprese: il supporto alle memorie RDRAM continuerà ad essere garantito dai chipset 850 e 850E.

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Pubblicato il
17 giu 2002
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