BSA: l'antipirateria funziona!
A dispetto dei dati che parlano di un mondo sempre più pirata, l'alleanza che combatte l'illegale uso del software tira le somme di un anno di guerra. E spera per il meglio. Le armi saranno ancora denunce, pubblicità e cultura antipirata

Come si ricorderà, nei giorni scorsi proprio la BSA ha pubblicato il rapporto IPR dal quale si evince che la percentuale di software pirata nel mondo non fa che crescere. Nonostante questo, la BSA afferma che i risultati fin qui raggiunti nel contrasto all'illegalità sono importanti e che per il futuro ci si può attendere ancora di meglio.
Vita dura per i pirati dunque? Secondo la BSA nell'ultimo anno l'industria del software ha dimostrato di saper rispondere a quello che sta accadendo con una serie di iniziative. Tra queste, una collaborazione crescente con le istituzioni e le forze di polizia in 85 diversi paesi del mondo, campagne di sensibilizzazione (alcune delle quali hanno fatto discutere), consultazioni internazionali e nuove normative.
Durante un'azione condotta in Veneto nei confronti di 59 aziende nel gennaio di quest'anno, oltre il 75 per cento della società visitate dalla Guardia di Finanza è risultato in possesso di software illegale. Sono state comminate sanzioni per 600mila euro. Nel napoletano controlli analoghi effettuati nel mese di marzo di quest'anno hanno portato alla luce lo stesso tasso di pirateria.
Secondo la BSA, il fenomeno della pirateria software è talmente esteso che queste azioni hanno riguardato solo una piccola frazione delle perdite che si ritengono subite dall'industria del software in Europa e quantificate in 2,9 miliardi di euro. "BSA - si legge in una nota - sta valutando l'impiego di ulteriori risorse al fine di sradicare la mentalità dell'impunibilità così diffusa nelle aziende che adottano software illegale".
"Il lavoro svolto a livello nazionale per rendere effettiva l'applicazione della legge sul diritto d'autore sta dando ottimi frutti - ha aggiunto Claudia Pavoletti, Responsabile di BSA Italia, commentando i dati italiani - basta citare la recente sentenza della Cassazione dello scorso 24 aprile, che ha riconosciuto come violazione del diritto d'autore anche la copia parziale di un software. D'altro canto non possiamo ignorare il fatto che nel nostro Paese, il 45 per cento del mercato usa software pirata, intere città italiane sono tappezzate da prodotti illegali e le aziende non ritengono ancora l'uso di software originale una necessità. A livello legislativo si può fare molto predisponendo strumenti di tutela ancora più efficaci e rendere, al contempo, la legge sul diritto d'autore più chiara e agile nella sua concreta applicazione".
Ma Internet è un nuovo importante fronte che si sta aprendo per la BSA.