Intel produrrà i server Itanium 2

Intel produrrà i server Itanium 2

Per la prima volta Intel produrrà sistemi quasi finiti che potranno essere rivenduti ai produttori. Obiettivo: tagliare i costi e spingere il chippone a 64 bit
Per la prima volta Intel produrrà sistemi quasi finiti che potranno essere rivenduti ai produttori. Obiettivo: tagliare i costi e spingere il chippone a 64 bit


Santa Clara (USA) – Che ad Intel i chip non bastassero più lo si era già capito da tempo, da quando cioè ha cominciato a produrre schede madri, dispositivi di rete e per le telecomunicazioni. Oggi riconferma questo trend con l’annuncio di Tiger, una famiglia di prodotti che integrerà scheda madre, chipset e quattro processori Itanium 2 . In pratica un server giù pronto per essere assemblato e commercializzato.

Intel non venderà questo prodotto al grande pubblico ma ai produttori, che potranno poi rivenderlo con il proprio marchio. Secondo il big di Santa Clara questo non solo offre all’azienda una nuova opportunità di business, ma consente anche di agevolare la diffusione sul mercato degli Itanium 2 e di offrire ai propri partner migliori margini di guadagno.

Il primo obiettivo di Intel appare in ogni caso quello di facilitare l’adozione di Itanium 2, un chip con cui spera di arrivare là dove non gli ha permesso Itanium e partire finalmente alla conquista del mercato dei server a 64 bit oggi dominato da nomi come Sun e IBM.

Intel sostiene che i suoi sistemi saranno molto più economici di quelli della concorrenza: il loro prezzo, per una configurazione a quattro processori, dovrebbe aggirarsi fra i 20.000 e i 72.000 dollari.

Intel scaglierà Itanium 2 nel mercato dei server enterprise durante la metà dell’anno, dunque in un periodo compreso fra giugno e luglio. Il primo modello di Itanium ad uscire sul mercato avrà una frequenza di clock di 1 GHz e, grazie alla sua nuova architettura IA-64, potrà contare su 3 MB di cache L3 integrata su chip, una cache L2 da 256 KB, un nuovo bus a 128 bit da 400 MHz (contro quello a 64 bit e 266 MHz del primo Itanium), un maggior numero di unità di esecuzione, un miglioramento nelle latenze della cache e nella gestione del bus dati.

Il chipset che accompagnerà il nuovo Itanium sarà l’i870, in grado di supportare configurazioni fino a 512 processori.

Intel ha assicurato che l’architettura di Itanium 2 manterrà la piena compatibilità con l’attuale generazione di software a 64 bit scritto per Itanium, anche se, come naturale, per spremere a fondo la nuova architettura si renderà necessaria una ricompilazione del codice.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
19 giu 2002
Link copiato negli appunti