Educazione ad Internet, il Moige (f)a scuola

Educazione ad Internet, il Moige (f)a scuola

Parte oggi nelle Marche l'iniziativa del Movimento Italiano Genitori che coinvolgerà gli alunni di molte scuole per istruire loro, i loro docenti e i genitori su come affrontare Internet in sicurezza
Parte oggi nelle Marche l'iniziativa del Movimento Italiano Genitori che coinvolgerà gli alunni di molte scuole per istruire loro, i loro docenti e i genitori su come affrontare Internet in sicurezza

Parte oggi dalle Marche il Web per amico , un’iniziativa voluta dal Moige – Movimento Italiano Genitori sviluppata con istituzioni locali e scuole, per coinvolgere gli alunni, i docenti e i genitori in una campagna educativa che istruisca sull’uso sicuro della rete. L’iniziativa, che partirà dall’Istituto C. “Archi Cittadella Sud” di Ancona, è sostenuta anche da SicuramenteWeb , campagna di sensibilizzazione supportata da Polizia Postale, Microsoft, Poste Italiane, Telecom Italia.

Scopo principale del progetto è aiutare i più giovani e le loro famiglie ad evitare contatti con persone violente, a scansare le truffe che prendono di mira gli utenti e più in particolare a migliorare la propria consapevolezza del funzionamento della rete. Il Web per amico ha ottenuto per queste ragioni il patrocinio di diversi ministeri (Politiche della Famiglia, Interni, Comunicazioni).

L’iniziativa – spiega il Moige in una nota – “prevede lezioni differenziate per genitori e insegnanti da una parte e per gli alunni dall’altra e sarà strutturato in 46 Giornate di Scuola Aperta sulla sicurezza in Internet ; di queste giornate un unico appuntamento interesserà 4 classi, per un totale di 103 alunni della scuola del capoluogo marchigiano”.

Al progetto è dedicato un sito internet che è sotto copyright Microsoft, ad indicare il rilievo dell’iniziativa per la softwarehouse, e che sostanzialmente suddivide le attività in tre “tronconi”: Ragazzi, Genitori, Insegnanti. “Internet – sottolinea Maria Rita Munizzi, presidente del Moige – fa parte della vita dei nostri figli. È quasi lo specchio del mondo in cui vivono. Un mondo con cose belle ma anche insidie, come pornografia e dalla pedofilia. Non possiamo vietare ai bambini di usare la Rete ma dobbiamo insegnar loro come evitare o affrontare i pericoli”.

Il Moige sottolinea come una recente ricerca SWG indichi un alto numero di ragazzi in rete ma una disponibilità limitata delle famiglie a verificare e controllare quel che avviene in Internet. Sono anche molte le famiglie che non fanno uso di software di parental control pensati per filtrare i contenuti ritenuti inadatti ai più giovani.

Altri dati riguardano la preparazione degli insegnanti. Ad esempio di quelli marchigiani che, secondo il Mogie, “non spiccano per formazione: il 65% di loro non ha seguito corsi specifici sui rischi di Internet. Peggio solo al sud dove la percentuale sale al 71%”.

“I siti per pre-adolescenti sono ricchi di contenuti interattivi, come chat e forum che li fanno interagire con degli sconosciuti – dichiara Renata Metastasio, docente di Sociologia delle Comunicazioni a La Sapienza a Roma – qui può celarsi il rischio di contatti con pedofili, perciò i bimbi non devono essere lasciati troppo soli e senza sistemi di filtraggio”.

Secondo Carlo Rossenigo, direttore delle Relazioni esterne di Microsoft, “Web per amico è un importante esempio di collaborazione pubblico-privato nel sociale” e “si inserisce tra i programmi chiave racchiusi nella nostra iniziativa SicuramenteWeb per una navigazione dei minori sul web sempre più protetta dalle insidie nascoste nella Rete”.

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Pubblicato il
21 nov 2006
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