Si assisterà all’introduzione di “regole vincolanti” da parte dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni se con la “moral suasion” rivolta agli operatori mobili non si otterranno risultati. È quanto ha annunciato Corrado Calabrò in un’intervista concessa ad Adnkronos .
L’indagine condotta congiuntamente da Agcom con l’ Antitrust si è ormai conclusa e le due Authority hanno prodotto un rapporto in cui è stato evidenziato che i costi per le ricariche dei cellulari italiani sono tra i più alti a livello europeo.
“Un’anomalia che va eliminata, perché – riferisce il presidente Agcom all’agenzia di stampa – anche se c’è un costo di distribuzione della carta, c’è una parte che eccede ampiamente la ragionevolezza e grava sul consumatore in maniera inversa al costo: questo non è possibile anche perché incide sulle fasce più deboli, come giovani e anziani, che ricaricano per importi più bassi”.
L’Agcom resta quindi in attesa delle reazioni degli operatori, in seguito a quello che definisce l’ intervento di “moral suasion”: “Vedremo – commenta Calabrò – come gli operatori rimoduleranno le loro tariffe – alcuni operatori lo stanno già facendo. Se non lo faranno, interverremo con regole vincolanti vietando lo scalino e imponendo trasparenza”, dando così una parziale risposta ai dubbi e ai commenti pessimisti di molti analisti e addetti ai lavori, secondo i quali l’eventuale eliminazione di questi costi potrebbe comportare un rincaro delle tariffe applicate dai gestori di telefonia mobile.
Andrea D’Ambra, promotore dell’ormai storica petizione online contro i costi di ricarica che ha raggiunto quasi 800mila adesioni, commenta così la promessa di intervento del presidente Calabrò: “Speriamo che lo faccia rapidamente e nell’unico modo possibile: abolendo questi costi di ricarica”.
D.B.