Linux@Scuola e Linux@Imprese

Linux@Scuola e Linux@Imprese

di Paolo Pumilia. L'Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico lavora attraverso un Gruppo ad hoc sull'Open Source. Approfondimento sul tema e su due importanti progetti
di Paolo Pumilia. L'Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico lavora attraverso un Gruppo ad hoc sull'Open Source. Approfondimento sul tema e su due importanti progetti


di Paolo Pumilia – Il fenomeno Open Source può essere riassunto in un insieme di principi e metodologie collaborative, messe in atto per la realizzazione di un prodotto, rese possibili dalla libertà di accesso ad una infrastruttura informatica senza gerarchie precostituite e ad un uso della legislazione a tutela della proprietà intellettuale funzionale alla diffusione delle conoscenze sotto le minime restrizioni possibili (1).

Il primo ambito in cui il fenomeno si è affermato è quello della produzione e commercializzazione del software; qui hanno potuto crescere nuove organizzazioni strutturate per convogliare contributi esterni, senza preclusioni sulla provenienza dei partecipanti e capaci di coordinare la elaborazione e lo sviluppo di un progetto in tali condizioni aperte.

Ma le potenzialità delle metodologie open source investono più estesamente il campo economico. In un sistema sociale in cui il valore degli oggetti di scambio è sempre più dominato dal valore della conoscenza in essi contenuta e dove l’economia dei grandi capitali tende ad accentrare sempre più il controllo della produzione e della distribuzione, il fenomeno open source sembra indicare una via alternativa, caratterizzata da assistito e gratuito accesso ai meccanismi che informano i beni d’uso, capace di stimolare la produzione di nuove conoscenze e la costruzione di prodotti commerciali innovativi, in grado di contrastare il moto accentratore attualmente in atto.

Il fenomeno open source è quindi principalmente un ramificato e complesso fenomeno culturale ed economico, prima che informatico (2, 3, 4, 5).

Il gruppo di lavoro OpenSource di AICA (6), costituito nel 2000, intende perciò rivolgere la propria attenzione con uguale interesse alle due finalità:

1. approfondire e divulgare i principi che sono alla base delle metodologie aperte
2. diffondere l’uso delle tecnologie aperte tra gli utilizzatori e negli ambiti professionali dell’informatica

Le due aree su web: http://linfe.it/UserMode (dedicata agli utilizzatori) e http://linfe.it/OpenLab (rivolta ai professionisti) intendono riflettere gli interessi dei due tipi di interlocutori, di cui al punto 2.

Nel 2001 sono stati avviati due progetti: Linux@Scuola e Linux&Imprese, dove le finalità sopra esposte sono perseguite con modalità specifiche.

Infine il gruppo di lavoro ha promosso un Meeting, Open source e nuove modalità di protezione della proprietà intellettuale , che si svolgerà all’interno del prossimo congresso nazionale AICA, a Conversano, Bari, il 25-27 settembre 2002.

Per ulteriori informazioni su tutte le attività del gruppo, rimandiamo al sito su web: www.linfe.it . La mailing list ufficiale del gruppo è OpenSource@sii.it.


Il progetto Linux@Scuola
Gli obiettivi del gruppo si concretizzano sia in conferenze e incontri informali tra docenti e allievi, utili ad approfondire la conoscenza del fenomeno culturale open source e le sue implicazioni economiche, sia nella promozione di occasioni formative per la diffusione del software per la didattica e per la gestione di una infrastruttura informatica di istituto.

Grazie ad un accordo tra AICA e IRRE Lombardia (7), firmato all’inizio di quest’anno, il progetto sta prendendo forma nelle scuole lombarde, con il valido contributo di quei docenti che hanno da tempo intrapreso iniziative per la diffusione del free software, a livello di singole scuole o di distretti provinciali.

Per il prossimo anno scolastico, il progetto prevede la stipula di un accordo con una decina di scuole selezionate, con le quali sperimentare la possibilità di sostituire il software didattico attualmente in uso con free software. A tale scopo è in fase costitutiva un gruppo di studio qualificato, che cataloghi il software open source più utile e ne valuti le potenzialità per un uso didattico in una scuola italiana.

Il gruppo mantiene contatti informali con IPRASE, Trentino e ScuolaNet, Emilia Romagna. Enti o associazioni con finalità educative, a livello regionale o provinciale, interessati alla realizzazione nel proprio territorio delle esperienze in corso in Lombardia, sono invitati a stabilire un rapporto con AICA.

La mailing list del progetto è Linux-Scuole@sii.it
L’area su web dedicata al progetto è http://linfe.it/UserMode/LinuxScuole .


Conferenze, workshops e corsi per NetAdmin
Nel primo semestre del 2002 sono stati realizzati con successo due appuntamenti opendesktop , nei quali sono state presentate le applicazioni per l’ufficio utilizzabili in linux e due conferenze: una prima di taglio culturale, conoscere per scegliere , indirizzata genericamente a tutti i docenti e una successiva conferenza tecnica, modelli di rete di istituto , centrata sulla importanza e sui vantaggi di una infrastruttura informatica basata su linux.

Appuntamenti opendesktop e conferenze verranno programmate anche per il prossimo anno scolastico e ripetute in diverse città della Lombardia.

La conferenza tecnica ha offerto l’occasione per rendere evidente il diffuso interesse per una formazione specifica, finalizzata principalmente al mantenimento di una rete locale scolastica. A conferma di tale sensibilità, la proposta da parte di AICA di un corso introduttivo per net administrator ha suscitato una adesione numerosa; due corsi sono stati già programmati nel mese di giugno e molte sono state le richieste a favore di una simile opportunità, per il prossimo anno scolastico.

Un importante obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a punto uno o più corsi tipo da proporre per la formazione dei responsabili delle infrastrutture di rete, propedeutici al modulo ECDL di IT Administrator Expert Network User.
Le nozioni del corso e la assistenza personalizzata fornita all’indirizzo linux-a-scuola@linfe.it dovrebbero mettere in grado la scuola di progettare la propria infrastruttura informatica e di dialogare con le aziende specializzate.

Per diventare amministratori di una rete di istituto sarà chiarita la necessità di uno studio prolungato e la disponibilità di tempo per sperimentare; per facilitare tale cammino, il corso fornirà indicazioni su come e dove trovare aiuto in rete e consiglierà dei testi su carta.

L’attenzione rivolta alle infrastrutture di rete è stata motivata da considerazioni tecniche e di opportunità.

Benchè l’ambito educativo costituisca un fertile terreno, nel quale i principi open source sono facilmente recepiti, il passaggio dall’uso di software proprietario a software libero non può essere di così agevole attuazione. Il diverso corredo di funzionalità delle applicazioni, la necessità per l’utilizzatore di apprendere nuove modalità operative, la incompatibilità (anche se parziale) dei formati per la conservazione dei dati, rendono difficoltosa la scelta per soluzioni basate su free software, nonostante il fattore economico giochi a favore di queste ultime.

Dobbiamo inoltre aggiungere che le applicazioni correntemente in uso per la didattica non sempre trovano un corrispondente nel software open source. Se ne conclude che il processo sarà probabilmente e opportunamente molto graduale e differenziato nei tempi e nei modi, da scuola a scuola.

Al contrario, i servizi di rete sono in gran parte trasparenti all’utente finale e non comportano perciò alcuno sforzo per essere accettati. Sarà invece richiesta una maggiore professionalità da parte dei responsabili delle attrezzature informatiche, da cui conseguirà certamente una maggiore soddisfazione e maggiore sicurezza per tutti gli utenti, essendo linux riconosciuto in tutto il mondo professionale come una delle soluzioni più flessibili, stabili e protette dalle intrusioni.

Consideriamo inoltre che la maggior parte delle scuole non è ancora dotata di rete locale e che una rete basata su linux e standard aperti permette di includere i servizi forniti da software proprietario, già presenti in istituto. Le resistenze dovute alla necessità di abbandonare conoscenze già acquisite per esplorare un campo nuovo sono perciò ridotte al minimo.

A tutto questo si aggiunga l’occasione offerta dagli imminenti stanziamenti nazionali “a pioggia”, finalizzati alla cablatura degli istituti scolastici, grazie ad una legge governativa del 2000. Quale migliore opportunità per spostare le scelte delle scuole verso l’open source e farne sperimentare loro la affidabilità, con certezza di successo?


Il progetto Linux&Imprese
Il progetto si pone due tipi di interlocutori: i professionisti dell’informatica e il mondo delle attività economiche in generale, dove le tecnologie informatiche svolgono funzioni infrastrutturali o fanno parte degli strumenti di lavoro ordinari.

Allo scopo di avvicinare le imprese, di coglierne le esigenze e di presentare loro le possibilità offerte dalle tecnologie open source, il gruppo ha aperto un’interlocuzione con l’UNIMATICA (9), l’associazione che rappresenta le imprese di ICT della CONFAPI (8) e quindi con la stessa CONFAPI (Confederazione della Piccola e Media Industria Privata con oltre 65.000 imprese rappresentate).

Particolare attenzione è rivolta alle possibili sinergie che il fenomeno open source è in grado di stimolare tra le piccole aziende industriali e gli istituti di ricerca scientifica; per entrambe le parti l’adozione di metodologie e di tecnologie aperte potrà rivelarsi vantaggioso, promettendo di potenziare il reciproco scambio di conoscenze, di migliorare i processi che conducono alla innovazione tecnologica, di incentivare il sorgere di nuove imprese.

In questo sforzo, linux&imprese promuove occasioni di incontro o workshops focalizzati su ben selezionati ambiti dell’informatica, individuando gli argomenti che suscitano il maggiore interesse per le aziende basate su tecnologie aperte o per quelle che stanno considerando la possibilità di estendere in tale direzione la propria attività.

I primi appuntamenti, che si sono svolti lo scorso inverno a Milano, presso la FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche), hanno toccato i capitoli: basi di dati, sistemazione e mantenimento di una rete locale, sicurezza in internet, video e voce su IP, programmazione in java, embedded systems e real time systems.

Per una più incisiva azione di linux&imprese nel tessuto industriale italiano, è auspicabile che le stesse aziende partecipino alla programmazione dei workshops ed allo sviluppo dell’intero progetto.

Per qualunque forma di collaborazione o per suggerimenti, è stato predisposto un indirizzo email: linux-e-imprese@linfe.it. La mailing list del progetto è Linux-Imprese@linfe.it. L’area su web dedicata al progetto è http://linfe.it/OpenLab/LinuxImprese .


Riferimenti bibliografici
(1) Il problema della protezione dei diritti di proprietà intellettuale ha prodotto una vasta letteratura. Un recente articolo di Pamela Samuelson ne riassume brevemente la situazione e propone alcuni possibili obiettivi per la creazione di una ambiente informativo aperto: Toward a New Politics of Intellectual Property, 2002 .
Nello scritto si può anche intravedere una estensione del fenomeno open source alla produzione di oggetti materiali (altrimenti chiamato open hardware) quando l’autore accenna a “open source digital media players”.

(2) Le molte iniziative ed i molti studi, prodotti intorno alla definizione e alla interpretazione dei principi alla base del fenomeno, mantengono il significato di open source in continua evoluzione. Mi limito qui a segnalare Open Source Intelligence di Felix Stalder e Jesse Hirsh, 2002, reperibile all’indirizzo http://felix.openfellows.org/html/osi.html .

(3) Sulla rilevanza del fenomeno open source nell’economia internazionale, si veda ad esempio il lavoro, ancora incompleto, di Steven Weber, 2000. The Political Economy of Open Source Software, BRIE Working Paper 140, University of Berkeley, California, all’indirizzo http://brie.berkeley.edu/~briewww/pubs/wp/wp140.pdf .

(4) Sull’influenza delle metodologie open source in campo formativo, si veda il lavoro di Kei Ishii and Bernd Lutterbeck, 2001, Unexploited Resources of Online Education for Democracy – Why the Future Should Belong to OpenCourseWare, all’indirizzo: http://firstmonday.org/issues/issue6_11/ishii/index.html .
In particolare l’esperimento OpenCourseWare del M.I.T. è descritto in http://web.mit.edu/ocw/ .

(5) Un tentativo di estendere i principi open source in campo giuridico è Openlaw , promosso dal Berkman Center dell’università di Harvard.

(6) AICA – Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico

(7) IRRE – Istituto Regionale di Ricerca Educativa – Lombardia (ex IRRSAE – Istituto Regionale di Ricerca Sperimentazione Aggiornamento Educativi per la Lombardia)

(8) CONFAPI – Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria

(9) UNIMATICA – Unione Nazionale Piccola e Media Industria Informatica Telematica e Affine della Confederazione Italiana Piccola e Media Industria

Il contenuto originale di questo articolo deve essere considerato di proprietà dell’autore e coperto da licenza Open Publication Licence (OPL)

Paolo Pumilia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 28 giu 2002
Link copiato negli appunti