La pistola elettrica ora è più cattiva

La pistola elettrica ora è più cattiva

L'aggeggio utilizzato dai poliziotti americani, al centro di scandalosi episodi di abusi, arriva alla versione 2.0: ora fa più male e inganna le sue vittime
L'aggeggio utilizzato dai poliziotti americani, al centro di scandalosi episodi di abusi, arriva alla versione 2.0: ora fa più male e inganna le sue vittime

I taser , pistole capaci di inondare il bersaglio di scariche elettriche, hanno raggiunto un nuovo stadio di sviluppo. Ne dà notizia il New Scientist , spiegando che la novità maggiore è la capacità di colpire anche persone che vestissero abiti isolanti . Il tutto nel quadro delle armi cosiddette non letali .

Si apprende così che il Governo americano ha finanziato uno dei progetti di Taser International per lo sviluppo di un tipo di proiettile che, al contrario dei modelli precedenti, dispone di elettrodi ai due estremi, sul davanti e sul dietro.

Questo consente alla pistola collegata al proiettile di lanciare la propria scarica causando comunque una reazione nella vittima: se questa afferrasse il proiettile per liberarsi dell’aggancio, comèè naturale fare, verrebbe immediatamente inondata dalla piena capacità elettrica del dispositivo. Nel caso in cui l’obiettivo sia un animale, parzialmente protetto dal proprio pelo, un morso al proiettile causerebbe la medesima scarica.

“Questo sfortunato istinto – scrive il New Scientist – pone la mano o la bocca dell’obiettivo in contatto elettrico diretto con l’elettrodo che emerge dal proiettile. Una scarica potente viene a quel punto sparata attraverso la pelle nuda, rendendo la vittima inerme”. “Una cosa intelligente – chiosa sarcasticamente Engadget – niente vale più della possibilità di trasformare l’istinto di una persona in un’arma che la danneggia per assicurare ubbidienza”.

L’uso dei taser negli Stati Uniti si moltiplica, nonostante gli scandali sugli abusi commessi da ufficiali di polizia o agenti privati. A volte ripresi dalle telecamere: l’ultimo, come ricorderanno i lettori di Punto Informatico, riguarda l’espulsione coatta di uno studente dall’università che frequentava. Ma il più celebre rimane quello di un video pubblicato anche su YouTube e riferito all’uso del taser in occasione di un blocco stradale, immagini che non sono bastate a rivedere le politiche sulle armi “non letali”. Qui sotto quel celebre video (si avverte che le immagini sono brutali e sono sconsigliate ai lettori più impressionabili):

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Pubblicato il
20 dic 2006
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