Apple alla sbarra per le rotelline degli iPod

Apple alla sbarra per le rotelline degli iPod

Un'azienda anglosassone sostiene che l'azienda della Mela stia violando alcuni suoi brevetti. E ventila la possibilità che anche il touch-screen dell'annunciato iPhone sia una violazione di brevetto
Un'azienda anglosassone sostiene che l'azienda della Mela stia violando alcuni suoi brevetti. E ventila la possibilità che anche il touch-screen dell'annunciato iPhone sia una violazione di brevetto

Quantum Research Group , azienda anglosassone specializzata nello sviluppo di chip sensoriali , ha denunciato Apple per la violazione di alcuni suoi brevetti correlati alla tecnologia di riconoscimento del tocco. Una soluzione integrata nelle ben note iPod Click Wheels – ovvero le rotelline presenti nella maggior parte dei player MP3 dell’azienda statunitense.

“Stiamo denunciando Apple per aver utilizzato la tecnologia di trasferimento carica sugli iPod”, ha dichiarato Hal Philipp, CEO di Quantum. “Alcuni componenti sono basati sul chip PSoC della Cypress e utilizzati in un modo che noi crediamo possa violare i nostri brevetti, altri invece utilizzano altre unità totalmente legali della Synaptics”.

In verità, l’azione legale contro Apple è iniziata nel lontano dicembre 2005, ma entrambe le parti fino ad ora avevano preferito non dare pubblicità alla cosa. Qualcosa sarebbe cambiato quando Apple ha rivelato di aver depositato un documento difensivo che “nega tutte le accuse documentate e dimostra con prove la sua innocenza”, con cui chiede la chiusura del caso.

“Vi sono ancora tentativi di accordo, ma credo che andremo al processo a fine anno. Spero inoltre che il nuovo iPhone non contenga la tecnologia Quantum”, ha sottolineato Philipp. “Penso che il chip PSoC sia un buon prodotto e siamo tutti fan dei prodotti Apple. Ciò non toglie che bisogna fare chiarezza”.

Il futuro iPhone a tutti gli effetti non dispone di una tastiera convenzionale, ma di un touch-screen che la emula in caso di bisogno. “I nostri chip sono stati sviluppati proprio per i touch-screen dei cellulari, ma non chiedetemi per quali”, ha concluso il CEO dell’azienda anglosassone.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
25 gen 2007
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