Il cellulare rallenta il cervello di chi guida

Il cellulare rallenta il cervello di chi guida

Lo riferisce una nuova ricerca, l'ultima ad evidenziare il rallentamento dei riflessi di chi guida parlando al telefono. Sotto accusa anche le chiamate con auricolare o vivavoce. La mente umana on è realmente multitasking
Lo riferisce una nuova ricerca, l'ultima ad evidenziare il rallentamento dei riflessi di chi guida parlando al telefono. Sotto accusa anche le chiamate con auricolare o vivavoce. La mente umana on è realmente multitasking

Nashville (USA) – Che il multitasking possa comportare un rallentamento delle prestazioni non è una sorpresa, e questo non vale solo per i computer, ma anche per l’attività cerebrale dell’uomo. Una ricerca condotta dalla Vanderbilt University ha riscontrato che il concetto è applicabile anche a chi parla al cellulare mentre guida: il cervello rallenta.

Due ricercatori dell’ateneo di Nashville, Paul E. Dux e René Marois, hanno annunciato i risultati di uno studio condotto sull’attività neurologica del cervello, che subisce un sensibile rallentamento quando viene costretto a compiere due azioni contemporaneamente, come nel caso in cui si parla al telefono mentre ci si trova al volante.

“Mentre guidiamo siamo bombardati da informazioni visive. Possiamo anche essere in conversazione con i passeggeri, o al telefono” dice il professor Marois “I nostri studi mostrano la prova neurologica che il cervello non può fare effettivamente due cose contemporaneamente. La gente si sente sicura utilizzando un auricolare mentre guida, ma non può esserlo”. Esiste, sottolinea il dottor Dux rafforzando il concetto, un “collo di bottiglia” che impedisce al cervello di elaborare due operazioni contemporanee.

I test, effettuati mediante risonanza magnetica funzionale, hanno evidenziato il rallentamento dell’attività cerebrale dei soggetti intenti a compiere due operazioni nello stesso momento. Gli esperimenti sono stati condotti chiedendo ai soggetti-cavia, posti davanti ad una tastiera, di premere un pulsante corrispondente ad un determinato stimolo uditivo, contemporaneamente ad un altro pulsante, corrispondente ad uno stimolo visivo. I ricercatori hanno rilevato come la corteccia laterale frontale e perifrontale, e quella superiore frontale, non siano in grado di svolgere due azioni contemporaneamente.

Attività che comportino maggiori complicazioni, rispetto alla pressione di due pulsanti, risentono quindi del medesimo limite e la guida durante una conversazione, secondo i due ricercatori, non sfugge a questa considerazione: “Il dual-tasking può richiedere fino ad un secondo (il tempo necessario ad elaborare le due azioni da compiere, ndr) e questo può essere molto pericoloso quando si viaggia a 60 miglia all’ora” conclude Dux.

Si tratta di risultati che non sorprendono. L’anno scorso fece rumore lo studio di alcuni ricercatori americani secondo cui chi guida telefonando si comporta in modo non dissimile da chi guida ubriaco, e questo per gli effetti che una chiamata può avere sull’attenzione. A risultati analoghi sono giunti anche scienziati dell’Università di San Diego, in California, che hanno messo sotto accusa le telefonate mentre si guida, anche se si utilizza un vivavoce. Il motivo è sempre lo stesso: i tempi di reazione calano drasticamente.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
31 gen 2007
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