Il progetto Apple D-User comincia dall'IPhone

Il progetto Apple D-User comincia dall'IPhone

di C. F. Follis (norisberghen.it) - Un D-User è un utente come tanti, che lavorerebbe, comunicherebbe, giocherebbe meglio se avesse Hw e Sw più Usabili quindi Accessibili. E l'iPhone potrebbe... se solo Apple...
di C. F. Follis (norisberghen.it) - Un D-User è un utente come tanti, che lavorerebbe, comunicherebbe, giocherebbe meglio se avesse Hw e Sw più Usabili quindi Accessibili. E l'iPhone potrebbe... se solo Apple...

Una breve premessa della redazione di PI
Pubblichiamo il primo contributo del fondatore del progetto Apple D-User , pensato per rendere evidente lo user Apple che vive in condizioni di disabilità. Follis è utente Apple dal 1984 e che, per rincorrere la propria indipendenza, inventò il suo Foot-Trackball , poi realizzato dall’amico ingegnere Felice Aimino. Per uno che “lavora con i piedi” (non solo) di idee ne ha generate tante e l’ultima è proprio il progetto “Apple D-User”.

Punto Informatico propone integralmente i tre articoli del Progetto dedicati all’ iPhone . Quando abbiamo chiesto a Follis il perché di tanta attenzione su un prodotto che giungerà solo a fine anno ci siamo sentiti rispondere: “Essenzialmente per il desiderio di contribuire ad un nuovo progetto visto con estrema attenzione anche da chi oggi è già protagonista nel settore della telefonia mobile come Nokia tanto per citare un colosso”.

“L’iPhone – ha detto Follis – spero possa diventare il primo cellulare da me agevolmente praticabile. Per le sue caratteristiche è “fluido”, plasmabile via Software a differenti esigenze per altrettante necessità di Diversa disabilità. E poi perché un nuovo progetto è sempre più discutibile di un prodotto già presente nell’uso quotidiano. Altro importante motivo è la possibilità di intervenire solo sul Software, quindi agire su ciò che è realmente modificabile. Gli Hardware sono invece quelli che necessariamente vanno discussi prima di produrre stampi, circuiterie e componenti vari. I veri protagonisti del progetto non siamo Io, Apple o gli altri Apple User o D-User, ma voi giornalisti che potrete fare da vettori alle nostre necessità, ai nostri desideri ed a tutto quanto Apple potrà usare per giungere più di petto a mercati verso i quali, comunque, è già attenta da sempre. L’iPhone sarà uno strumento del vivere quotidiano per Utenti Mac OS X e Windows, questo rafforza a parer mio l’ammortamento di un impegno che potrebbe rendere ad Apple sia in Soldi che in Immagine!”

Ma ecco qui sotto l’analisi di Follis che rivela soluzioni comode anche per chi non è Disabile.

L’iPhone Apple visto DisabilMente – Riflessioni, soluzioni e speranze affinché sia Usabile anche da parte di un Disabile
Questo articolo potremmo definirlo un testo di speranza e lungimiranza. Partiamo dall’iPod prima di giungere all’iPhone. Quello che per molti milioni di persone è ormai il lettore MP3 per antonomasia nonché oggetto di culto, per un Disabile motorio è, spesso, uno strumento ingestibile o quasi.

L’iPod è diventato più Usabile nel momento in cui gli è stato correlato un telecomando ad infrarossi, soluzione più che altro da abitazione. Il mio sogno è immaginare invece un iPhone che io, come altri Disabili, possa usare a tutto vantaggio di un naturale abbinamento con il Mac e, poi, per il puro piacere di possederlo (ma non come soprammobile!).

Tutto quanto leggerete non metterà in discussione l’Hardware, ma solamente quanto è ancora modificabile a livello Software, quindi al solo costo della buona volontà di implementare righe di codice. Veniamo al dunque.
Primo impatto
Bello, stiloso e sgusciante, ma su questo ci torneremo. L’assenza della pulsantiera apre a soluzioni d’avanguardia per l’Usabilità che esamineremo nei punti a seguire. Non avendo fisicamente per le mani un iPhone, non posso pronunciarmi sui pulsati presenti nella cassa come (presumo) accensione e…

Icone al tatto
Su questo punto si potrebbe disquisire parecchio. Non dobbiamo però dimenticare che stiamo parlando dell’iPhone e non di un Mac. Anche qui entra in Gioco una piccola Utility che permetterà all’utente di determinare il tempo minimo di tatto su una singola icona per attivarne la funzione. Questo consentirà ad una mano distonica di toccare confusamente più icone senza attivare una giostra di passaggi che potrebbero anche causare blocchi o perdite di dati non salvati. Centrando invece la funzione necessaria in tutta comodità.

Il caucciù che manca
Maneggiare un prodotto come l’iPhone può suscitare in un Disabile libido e terrore: nel primo caso il Disabile si accomuna a tutti gli altri estimatori Apple iPhone mentre nel secondo vive la consapevolezza che un gesto distonico come una presa incerta potrebbero appoggiare con troppa violenza l’iPhone sul tavolo e farlo cadere. I danni si possono evitare in modo elegante ed utile per Tutti.

Provate ad immaginare un supporto in caucciù, o altro materiale morbido, che ospita il vostro iPhone sulla scrivania e che ve lo inclina anche di un certo numero di gradi per offrirvi una migliore leggibilità del video.
Il supporto ancorerebbe a sé l’iPhone mediante 6/8 cavaglierini che artiglierebbero elegantemente l’Hardware. Questi risulteranno abbastanza rialzati da impedire al video di battere sulla scrivania per capovolgimento. I cavaglerini si potrebbero ridurre a 4 se avvolgenti gli angoli dell’iPhone.

Il massimo sarebbe avere questo prodotto in cautchu con un coperchio richiudibile, tipo custodia. Dato il basso costo di produzione, potrebbe venire proposto con diverse inclinature anche se una, calcolata bene, potrebbe bastare. Per il Disabile ha le utilità dichiarate, per il Maneger la comodità di avere un supporto da scrivania elegante, bello ed utile per quando l’altra mano è sul Mac o…

Viva voce
L’amico Marco Pini, autore dell’articolo iPhone: la terza rivoluzione di Apple – Non di prodotto ma di mercato , mi ha dato la certezza che l’iPhone è viva voce e che dovrebbe offrire una qualità strepitosa, da U2. Bene, ora occorre un’altra piccola Utiliy per predefinire dei comportamenti utili. Nelle preferenze bisognerà poter definire la modalità della risposta automatica: normale o viva voce. È essenziale, tanto più se non si usano auricolari o…

Quanto scritto è frutto di un sapere che giunge dalle poche informazioni che io, come voi, ho appreso. Personalmente, come Disabile motorio, sogno un iPhone così attrezzato.

L’attenzione di Apple nei confronti dei Disabili è nota, non so quanto sappiano sul potenziale d’acquisto della nostra categoria. È elevato, e si eleva per necessità! Io che mi accontenterei (sino a ieri…) di un cellulare da 50/70 euro ho acquistato obbligatoriamente dal 2003 ad oggi un Treo 600 ed un Nokia 9500 Communicator.
Un iPhone Usabile è un prodotto che si apre ad un nuovo mercato, anzi due: I Disabili ed i Disabili che sino ad oggi non hanno mai potuto usare un iPod! Io li rappresento entrambi. Ieri mattina ho avuto una lunga chiacchierata via iChat con il mio Amico Paolo Portaluri che mi chiedeva come vedevo il nuovo iPhone per le mie necessità di Disabile. Dalla discussione sono emerse riflessioni su alcuni punti che meritano di essere discussi in questo secondo scritto.

Il display touch controls
Iniziamo ad entrare nell’ordine di idee che teoricamente propone l’iPhone come una delle “periferiche” più vicine all’utenza Disabile per l’estrema possibilità di virtualizzare quell’Hardware che ha lasciato il posto ad uno splendido display widescreen da 3,5. Fatta questa premessa mi chiedo, non avendo avuto conferma o smentita, se il touch screen rileva solo il tatto od anche la pressione o, comunque, elementi sintetici o metallici differenti dal dito umano.

Me lo chiedo perché, quasi sempre, il mio indice è l’estremità di un pennarello Tratto Pen tenuto fra i denti. Con il mio indice artificiale governavo bene il Treo 600 che era estremamente flessibile e sensibile. Se il display dell’iPhone non dovesse rilevare la pressione, certamente Apple ci dovrebbe lavorare se non per il primo, sicuramente per la seconda serie.

Al posto della mano un Dock ed Apple Remote iPhone! Apple Remote iPhone
Veniamo ora ad una soluzione farcita di Tecnologia, Digital Life, Marketing ed un tocco di Astuzia. Quanto descritto di seguito è una panacea di soluzioni per il Disabile nonché comodità e libidine tecnologica per il Manager come per ogni Mac User.

Incominciate ad immaginare: entrate a casa od in ufficio, il Mac è acceso, in mano avete l’iPhone, lo guardate compiaciuti di possederlo e lo appoggiate accanto al Mac. Lo guarderete, lo ammirerete, lo farete notare a chi entrerà, ma non lo toccherete più sino al momento di uscire dalla porta.
La prossimità con il Mac ha infatti attivato una delle cose più strabilianti dell’iPhone: l’Apple Remote iPhone. Non si tratta di Apple Remote Desktop, ma di una soluzione molto simile.

L’iPhone squilla e sul vostro Mac compare l’esatta riproduzione del’iPhone, inizierete a navigare con il touch del vostro mouse, a video tutto sarà esattamente come nel palmo della vostra mano, ogni funzione, ogni richiesta d’azione giungerà al vostro iPhone che appoggiato alla scrivania, sul suo supporto in cautchu vi mostrerà gli stessi passaggi che state effettuando a video. Amici e segretaria sono stupiti, vi vedono comporre i numeri (non in memoria) dal tastierino numerico del Mac, scrivere gli SMS dalla tastiera all’interno dell’iPhone e scorrere a colpi di click la libreria delle canzoni, delle foto e… Scattare una foto al curioso che sta osservando il dorso di questo oggetto da sogno.

Il vostro amico o collega è un utente PC Win e sogghignando vi fa notare che tutta quella magia la può fare anche lui con il suo PC ed iPhone quando voi gli rispondete: “Bello vero? Pensa che noi del Mac con Apple Remote Desktop ci gestiamo anche computer e server a distanza… L’avresti detto?!”.

Quanto vi ho proposto sceneggiando la spiegazione è un sogno che coltivo dall’estate del 2003 quando ne parlai con Massimo Valle di Marcon Soft . All’epoca, volevo produrre questa mia idea che oggi ho ribattezzato Apple Remote iPhone e che può essere realtà per la coerenza dei sistemi utilizzati (OS X).

I Disabili per un Cellulare del genere cambierebbero anche computer! Ogni utente Mac rimbalzerebbe di gioia. Sarebbe anche possibile correlare l’attivazione, ad un prezzo promozionale, di Apple Remote Desktop se quello per l’iPhone venisse fornito in una nuova release presente sul CD/DVD dell’iPhone.
Come trasformare il touch per renderlo percettibile ai Disabili non vedenti e rendere la nuova creazione di Apple fantastica anche per persone sordo mute. Facciamo un passo indietro: Vi ricordate l’Apple Duo Dock? È stato una delle tante genialate Apple poi scomparse in fretta, ma a perer mio degne di essere rispolverate ed attualizzate (vedi foto qui sotto).

l’iPhone resta intatto
Come più volte ho sottolineato, per rendere quantomeno discutibile una innovazione non bisogna stravolgere l’Hardware od il Software che devono essere evoluti. In questo caso l’oggetto, l’iPhone, non viene proprio toccato. Personalmente non immagino né di variare l’Hardware né il Software (nel primo caso che esaminerò).
Questo messaggio potrebbe anche non essere recepito da Apple, ma da un produttore di accessori per iPod con la volontà di aprirsi ad un nuovo mercato.

Veniamo all’idea
Provate ad immaginare l’iPhone che scivola in un Dock “palmabile” e che si innesti trasferendo i dati a questo accessorio in grado di comunicare in Braille la navigazione e le applicazioni.

Una superficie adattabile trasformerà l’ampio video in un’area tattile, ma con le dovute variazioni di superficie. Siccome, giustamente, si parla anche di integrazione è immaginabile pensare che l’area braille occupi il dorso del’iPhone e lasci invece libero il display che verrebbe solo inibito tramite micro switch sul Dock. Così facendo il D-User potrebbe ricevere la telefonata per poi passarla all’Amico o Partner che adopererebbero l’iPhone come lo ha concepito Apple. Il Dock potrebbe avere delle utili finiture in gomma a protezione di se stesso e dell’iPhone.

Apple Duo Dock - E se ve ne fosse uno palmabile per l'iPhone? Però speciale!

Sempre dallo stesso realizzatore del Dock potrebbe giungere una variante molto meno impegnativa, una tastiera esterna richiudibile sul dorso od anche a scomparsa sotto di esso che verrebbe utilizzata dalla persona muta per comunicare scrivendo.

In questa modalità il display dell’Phone diventerebbe un ambiente di iChat nel quale leggere le parole proprie e di chi ci sta contattando. Quest’ultima innovazione la vedo estremamente fattibile dalla Apple stessa.

Volendo accantonare l’idea, per altro non essenziale, della tastiera esterna è immaginabile un ambiente che suddivida in due il display che nella parte bassa vedrebbe la comparsa della “touch tastiera” mentre nella parte alta scorrerebbero i testi. Quest’ultima area la suddividerei in due a sua volta per far si che i testi, a differenza che in iChat, non si alternino, ma quelli di ciascuno comparirebbero nel box “mittente” o destinatario. Così facendo sarebbe più breve lo scroll dei testi ricevuti. Una particolarità che potrebbe essere definibile nelle Preferenze. Con un tale Software l’iPhone sarebbe anche uno strumento di comunicazione fra Normaloide e Disabile oltre che tra Disabile e Disabile! Ovviamente il flusso dati testi non dovrà inibire il flusso dati voce.

I costi
L’accessorio che converte il touch Apple in Braille sicuramente avrebbe un costo rispettabile. Bisogna però vederlo inserito in un contesto mondiale e di doppia piattaforma: Mac OS X e Windows. Non dimentichiamo che i Ciechi sono molti e rappresentano (fortunatamente!) una “casta” potente nell’intero panorama Disabile. Il mercato si allarga ancor di più con gli ipo vedenti gravi, creando un ulteriore ammortamento dei costi.

Il discorso prende tutt’altra piega per la soluzione destinata alle persone affette da Mutismo. In questo caso, escludendo l’accessorio, si rimarrebbe su un piano Software con dei costi che personalmente oserei definire nulli se visti in un contesto di crescita, ritorno pubblicitario e, soprattutto, d’immagine!

Disabili Trendy grazie ad Apple
Potrebbe essere lo slogan di un “Get a Mac” o “Get a Apple”. Ai Disabili piace vestirsi bene, avere l’ultimo Mac, se possibile fare colpo. Quindi basta con i soliti ausili tristi e per niente di tendenza! Anche in questo Apple farebbe centro!

Concludendo
Sarà difficile far giungere le idee del progetto “Apple D-User” a Cupertino! Se accadrà, potranno anche essere vendute come la svolta culturale del secondo trentennio Apple.

“Apple ha dato il via alla rivoluzione del personal computer negli anni ’70, con Apple II, e lo ha reinventato un decennio più tardi, con l’introduzione del Macintosh. Ancora oggi Apple continua a guidare il settore grazie alla sua capacità di innovazione, con computer desktop e portatili, il sistema operativo OS X, gli applicativi iLife e quelli professionali. Apple sta inoltre guidando la rivoluzione della musica digitale con la linea di player musicali iPod e con il negozio di musica online iTunes”. Provate ad immaginare come potreste nobilmente integrare queste parole se prendeste la via del supporto ai Disabili tramite soluzioni di D-Digital Life !

Carlo Filippo Follis
Norisberghen.it
Progetto Apple D-User

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Pubblicato il
9 feb 2007
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